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Jobs Act autonomi 2017, in arrivo lo Statuto per le partite Iva. Ecco le novità
lunedì 13 marzo 2017, di
Jobs Act autonomi: nuove regole per i lavoratori a partita Iva nel 2017. Con il nuovo Statuto del lavoro autonomo, approvato il 9 marzo alla Camera, sono previste nuove importanti novità per i lavoratori con partita Iva.
Per i lavoratori autonomi arrivano finalmente le prime certezze: maggiori tutele e garanzie nello Statuto; il Jobs Act autonomi 2017, dopo l’approvazione alla Camera, dovrà superare l’ultimo vaglio al Senato, viste le importanti modifiche apportate con gli emendamenti presentati in Commissione Lavoro che hanno introdotto, tra le altre cose, l’estensione della Dis-Coll anche a dottorandi e ricercatori a partire dalla metà del 2017.
Dopo il rallentamento dei mesi scorsi dovuto alla crisi del Governo Renzi la discussione sullo Statuto del lavoro autonomo è finalmente pronta per gli ultimi ritocchi e per il passaggio finale in Senato, prima dell’entrata in vigore che a questo punto sembra possibile già per il 2017.
Cosa cambia per i lavoratori autonomi e quali sono le novità in arrivo nel 2017? Nel Jobs Act autonomi sono contenute novità importanti che riguardano sia la possibilità di richiedere la disoccupazione per i collaboratori, la Dis-Coll, nuove regole in merito a congedo di maternità e congedo parentale, oltre alla possibilità di dedurre fino a 10.000 euro le spese sostenute per la formazione professionale e autoimprenditorialità.
Ecco cosa prevede il Jobs Act autonomi 2017 e quali le nuove regole e tutele inserite nello Statuto del lavoro autonomo.
Jobs Act autonomi 2017, in arrivo lo Statuto per le partite Iva. Ecco le novità
Lo Statuto del lavoro autonomo, ovvero quello che è stato già ribattezzato come Jobs Act autonomi, è stato approvato dalla Camera dopo l’esame di oltre 200 emendamenti.
Abbiamo già ricordato come negli scorsi giorni sia stata accolta con notevole entusiasmo la notizia che, a partire dal 2017, potranno beneficiare della Dis-Coll anche dottorandi e ricercatori iscritti alla Gestione separata Inps autonomi e collaboratori. Potranno beneficiarne anche i collaboratori iscritti oltre il 30 giugno 2017.
Al centro dello Statuto del lavoro autonomo 2017 ci sono importanti novità in materia di previdenza e assistenza, tra cui le nuove regole relative al congedo parentale. Si tratta di importanti novità che disciplineranno il diritto al congedo di maternità e paternità per lavoratori autonomi e che andranno a tutelare la professione, soprattutto delle donne. Circa il 15% delle lavoratrici autonome abbandona totalmente la professione a seguito di gravidanza.
Inoltre, con l’entrata in vigore del Jobs Act autonomi 2017 novità di non poco conto è la previsione di inserire nei Centri per l’Impiego uno sportello dedicato proprio ai lavoratori titolari di partita Iva, per garantire maggior incontro tra domanda e offerta e fornire le indicazioni per la partecipazione ad appalti pubblici e concorsi.
Ecco di seguito la sintesi delle principali novità contenute nel Jobs Act autonomi 2017 e quali i punti al centro del nuovo Statuto.
Jobs Act autonomi 2017: deducibilità integrale spese formazione
Il nuovo Statuto del lavoro autonomo prevede la deducibilità al 100% delle spese professionali sostenute per aggiornamento e formazione. Le spese potranno essere portate in detrazione nel limite di 10.000 euro annui e dovranno essere relative a convegni, congressi, corsi di aggiornamento professionale, questo è quello che attualmente prevede il Jobs Act autonomi 2017.
Per i titolari di partita Iva le nuove regole intervengono in una delle contraddizioni relative alla deducibilità delle spese per i lavoratori autonomi: per professionisti e titolari di partita Iva, prendiamo a riferimento avvocati, commercialisti e lavoratori in campo sociale, formazione e aggiornamento sono obbligatori. Con il testo in discussione alla Camera si stabilisce, finalmente, la deducibilità integrale per le spese di formazione professionale entro il limite di 10 mila euro annui.
Deducibilità integrale dei costi di formazione estesa anche alle spese per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno dell’autoimprenditorialità. In questo caso il limite di deducibilità in valore assoluto è fissato in euro 5.000.
Nessun riferimento, invece, alle spese di viaggio e soggiorno che si ritiene debbano ancora seguire le classiche regole di deducibilità fiscale (75% di deducibilità fino al tetto del 2% di compensi per le spese di soggiorno; limiti dipendenti dal mezzo di trasporto e dall’utilizzatore per le spese di viaggio).
Jobs Act autonomi 2017: congedo maternità e paternità, tutela della salute, previdenza
Tra le novità che saranno inserite nel nuovo Statuto degli autonomi sono da sottolineare le nuove disposizioni in merito a congedo parentale e congedo di maternità.Il congedo di maternità potrà essere fruito dagli autonomi e dai titolari di partita Iva anche continuando la prestazione lavorativa. Verrà meno quindi l’obbligo di astensione dal lavoro durante la maternità obbligatoria.
Gli iscritti gestione separata potranno usufruire dei congedi parentali per un periodo massimo di 6 mesi ed entro i primi 3 anni del bambino. I lavoratori autonomi potranno sospendere l’attività lavorativa per non più di 150 giorni all’anno.
Per malattia o grave infortunio il lavoratore autonomo può sospendere il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi ma per un massimo di 2 anni. Dopo i due anni, il lavoratore dovrà versare i contributi maturati in rate, di numero pari al triplo dei mesi di durata della sospensione.
Per i lavoratori autonomi è previsto un piano di welfare in caso di perdita di reddito indipendente dalla propria volontà o di gravi malattie oncologiche. A gestire le prestazioni sociali integrative degli autonomi e professionisti a partita Iva saranno le casse previdenziali, chiamate alla gestione e all’erogazione delle prestazioni sociali integrative e assistenziali, tra cui quelle di sostegno al reddito nel caso di circostanze straordinarie.
Inoltre, per gli autonomi titolari di partita Iva ma non dotati di Albo professionale di categoria e di Cassa previdenziale, l’aliquota contributiva versata alla Gestione separata dell’Inps è ridotta al 25%.
Per approfondire leggi -> Partita Iva: aliquota gestione separata Inps. Cosa cambia nel 2017?
Jobs Act autonomi 2017: sportello per la ricerca di lavoro nei CPI
Per i lavoratori autonomi bisognerà garantire lo stesso accesso alle informazioni e alle opportunità di lavoro dei lavoratori dipendenti.
Per questo, nel nuovo Statuto è previsto che i Centri per l’Impiego e le Agenzie per il lavoro dovranno dotarsi di uno sportello appositamente dedicato al lavoro autonomo, per assicurare l’accesso alle informazioni sul mercato anche con riferimento a commesse, appalti pubblici, opportunità di credito e agevolazioni pubbliche.
Pieno accesso alle informazioni relative agli appalti pubblici per gli autonomi titolari di partita Iva e promozione, da parte delle pubbliche amministrazioni, della partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici.