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Iva 2013: incongruenza dichiarazione e spesometro, 20mila lettere AdE. Cosa fare?
venerdì 16 dicembre 2016, di
L’Agenzia delle Entrate ha pronte oltre 20 mila lettere e alert da recapitare ai contribuenti e, ahimè, non si tratta degli auguri di Natale. Nel mirino del Fisco i circa 20.362 soggetti passivi Iva per i quali sono state riscontrate incongruenze tra le dichiarazioni 2013 e relativo spesometro.
Tra le intenzioni dell’Agenzia delle Entrate per la fine dell’anno c’è la possibilità di recuperare parte dell’evasione Iva 2013 invitando i contribuenti a mettersi in regola, a condizioni vantaggiose, ricorrendo al ravvedimento operoso e quindi usufruendo dello stralcio parziale di interessi e sanzioni.
Le discordanze e le incongruenze scovate tramite l’incrocio tra i dati contenuti nella dichiarazione Iva dei contribuenti e quelli dello spesometro circa l’Iva 2013 saranno comunicate ai contribuenti interessati attraverso l’indirizzo mail Pec. L’Agenzia delle Entrate, nella logica della compliance e della digitalizzazione del rapporto tra contribuenti e Fisco non manderà più le classiche missive cartacee ma gli alert viaggeranno sul web.
Chi riceverà l’avviso a regolarizzare la propria posizione fiscale relativa all’Iva 2013 e cosa fare? Non sempre l’Agenzia delle Entrate fa centro e potrebbe anche capitare che, in realtà, le incongruenze rilevate dal Fisco tra dichiarazioni dei contribuenti e spesometro non corrispondano a realtà.
In ogni caso, è sempre possibile trovare una soluzione, sia in caso di colpevolezza che di errore da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ecco come fare per mettersi in regola per le incongruenze tra dichiarazione e spesometro Iva 2013.
Iva 2013: incongruenza dichiarazione e spesometro, 20mila lettere AdE. Cosa fare?
Chi riceverà gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate? Nel mirino del Fisco sono finiti, questa volta, impresi e professionisti, ovvero soggetti passivi Iva accusati di non aver dichiarato o di aver dichiarato soltanto parzialmente i dati relativi alle operazioni Iva 2013.
Le incongruenze rilevate dall’Agenzia delle Entrate tra dichiarazioni e spesometro Iva 2013 hanno portato ad oltre 20 mila casi di infrazione delle norme tributarie ed evasione e, pertanto, l’invito è quello di ravvedersi e regolarizzare la propria posizione fiscale.
Gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate suggeriscono ai soggetti passivi Iva, in sostanza, di ricorrere al ravvedimento operoso per mettersi in pace con il Fisco, prima che scatti l’accertamento tributario e che il contribuente sia chiamato a pagare la somma maggiorata da sanzioni e interessi di mora.
Cosa fare se si riceve l’alert dell’Agenzia delle Entrate? Prima di capire come fare per regolarizzarsi in caso di omesso o incompleto versamento Iva 2013, è bene sottolineare che non sempre le constatazioni dell’AdE corrispondono a verità e che quindi in caso di regolarità l’impresa o il professionista potranno chiedere informazioni e fornire chiarimenti.
I soggetti passivi Iva potranno telefonare al numero dell’Agenzia delle Entrate: 848.800.444 da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) oppure al numero 06.96668907 da telefono cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, selezionando comunicazione dalla Direzione Centrale Accertamento nella sezione “servizi con operatore”.
Nel caso in cui, invece, si desideri regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di incongruenze tra spesometro e dichiarazione Iva 2013, bisognerà ricorrere al ravvedimento operoso. Vediamo di cosa si tratta e come fare.
Iva 2013: incongruenza dichiarazione e spesometro, ravvedimento operoso
Nel caso in cui la constatazione di incongruenza tra dichiarazione e spesometro relativo all’Iva 2013 corrisponda ad un reale mancato adempimento dei compiti tributari da parte di imprese e professionisti, si potrà ricorrere al ravvedimento operoso.
Di cosa si tratta? Il ravvedimento operoso è la possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di mancato, omesso o insufficiente versamento di imposte e tribute. Introdotto dall’articolo 13 del Decreto legislativo n.472 del 1997, è stato riformato dalla Legge di Stabilità 2015, prevedendo modalità ancor più vantaggiose per i contribuenti che decidono di adeirvi.
Come fare in caso di omesso o insufficiente versamento dell’Iva 2013? I contribuenti per i quali è stata contestata un’incongruenza tra i dati di dichiarazione e spesometro e che riceveranno uno degli oltre 20 mila avvisi dall’Agenzia delle Entrate, potranno usufruire del cosiddetto ravvedimento ordinario, ovvero la regolarizzazione dopo i due anni dalla presentazione della dichiarazione Iva.
Per il calcolo del ravvedimento operoso Iva 2013 ti consigliamo di leggere -> Calcolo ravvedimento operoso: cos’è, come funziona, sanzioni e interessi