Elisa Claps, cosa è successo: la storia di come è stata uccisa, perché e quando fu ritrovato il corpo

Ilena D’Errico

7 Novembre 2023 - 20:03

condividi

Elisa Claps, un caso di 30 anni fa che si è concluso solo di recente con la condanna dell’omicida. Ripercorriamo le tappe di una delle storie di cronaca più drammatiche degli ultimi anni.

 Elisa Claps, cosa è successo: la storia di come è stata uccisa, perché e quando fu ritrovato il corpo

Chi era Elisa Claps e soprattutto perché è stata uccisa? Una storia di cronaca che solo 26 anni dopo dalla scomparsa della giovane ha visto la condanna definitiva del suo assassino, Danilo Restivo. Una vicenda lunga, drammatica, la cui svolta è arrivata con il ritrovamento del corpo il 17 marzo 2010, quando i resti della giovane vennero ritrovati occultati in fondo al sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità, dove Elisa si era recata il giorno della scomparsa.

L’attenzione sul caso dell’omicidio di Elisa Claps visto che sulla Rai va in onda la serie Tv che ne ripercorre le ultime ore di vita. Dai rapporti con i fratelli Gildo e Luciano Claps, a quelli con il suo carnefice: Danilo Restivo, 9 anni fa condannato definitivamente per il suo brutale omicidio.

Chi era Elisa Claps? Chi ha trovato il suo corpo? Qual era il legame con l’uomo che l’ha uccisa? La serie risponde a tutte queste domande, facendo chiarezza su una delle storie di cronaca nera di cui più si è discusso negli ultimi anni.

D’altronde, per quanto si tratti di un omicidio di oltre 30 anni fa - era il 12 settembre 1993, quando Elisa Claps aveva appena compiuto i 16 anni - la vicenda giuridica di Elisa Claps si è conclusa appena 9 anni fa, precisamente il 23 ottobre 2014 quando arrivò la condanna definitiva di Danilo Restivo che nel frattempo ha ucciso anche un’altra donna, Heather Barnett. La ricostruzione dei fatti e le indagini hanno richiesto un lavoro lunghissimo, con tanto di collaborazione tra gli inquirenti italiani e inglesi, prima che venisse portata alla luce la verità.

A 30 anni dalla morte di Elisa Claps il suo omicidio resta uno dei più atroci e inquietanti di cui si abbia notizia, non solo per la sua giovane età, ma anche per le particolari circostanze in cui si sono svolti i fatti e le indagini, tra la famiglia della vittima e un’addolorata ricerca della verità e l’indiziato principale, poi condannato, con la sua fredda strategia difensiva. Ripercorriamo ora la storia di Elisa Claps, ecco cosa le è successo e come è morta.

La storia di Elisa Claps

Elisa Claps, di 16 anni e studentessa al liceo classico di Potenza, è scomparsa domenica 12 settembre 1993, per l’appunto il giorno in cui è stata uccisa, ma questo è stato scoperto dopo. Per i primi tempi, anche a causa di diversi tentativi di depistaggio si è infatti indagato sulla sua scomparsa.

Quel giorno Elisa avrebbe dovuto incontrare un amico alle 11 per ricevere un regalo, poi recarsi a messa con un’amica e infine raggiungere la famiglia nella casa in campagna a Tito, come raccontato dalla vittima a uno dei fratelli lo stesso giorno.

Naturalmente, Elisa non ha mai raggiunto la famiglia quella domenica e sono iniziate le indagini sulla sua scomparsa e poi sulla sua morte.

Cosa le è successo?

Le indagini sulla scomparsa di Elisa Claps hanno richiesto moltissimo tempo, poiché moltissimi ostacoli si sono frapposti al lavoro degli inquirenti e allo sforzo della famiglia. Fra i vari depistaggi, c’è la lettera ricevuta dalla famiglia stessa nel 1999, nella quale si raccontava che Elisa Claps si era trasferita in Brasile e non voleva essere cercata. Soltanto dopo anni è stato confermato che era stato il suo assassino a mettere in atto questa falsa pista.

Due anni prima della lettera, nel 1997, un’informativa del Sisde (Servizio per le informazioni e la sicurezza informatica) spiegava che la ragazza era stata uccisa in un luogo “appartato ma molto frequentato”, una soffiata che è rimasta a lungo criptica.

La famiglia di Elisa non ha smesso nemmeno un minuto di cercarla, collaborando con le indagini e impegnandosi ancora ora per diffondere la sua storia. Basti pensare che proprio la mamma della vittima aveva chiesto di concentrare le indagini sull’amico che avrebbe dovuto incontrare, Danilo Restivo, che è stato poi condannato per il suo omicidio.

Non solo, i fratelli Gildo e Giuliano Claps hanno cercato Elisa nella Chiesa della Santissima Trinità, purtroppo invano poiché non c’era il parroco. Proprio lì, nel 2010, vennero rinvenuti da alcuni operai i resti del corpo di Elisa, insieme ai suoi effetti personali. Il parroco, don Domenico Sabia, detto Mimì, aveva infatti impedito ogni accesso al sottotetto. Soltanto 2 anni dopo la sua morte venne ritrovato il corpo della vittima, sicuramente non del tutto casualmente.

La famiglia Claps ha sempre sostenuto che il ritrovamento fosse stato una messa in scena e pare proprio che il corpo fosse effettivamente già stato trovato in precedenza.

Chi è stato indagato?

Per l’omicidio di Elisa Claps i primi sospetti si sono concentrati proprio su Danilo Restivo, l’amico incontrato il giorno della sua morte che poi è stato effettivamente condannato per il suo omicidio.

Soltanto il ritrovamento del corpo ha permesso l’incriminazione di Restivo, incastrato dalle analisi dattiloscopiche dei reperti rinvenuti. La maglietta della vittima, infatti, riportava tracce del Dna del suo assassino.

Una grossa spinta alle indagini in seguito al ritrovamento del cadavere è stata anche la collaborazione con le autorità inglesi, che nel frattempo hanno processato e condannato Danilo Restivo a 40 anni di carcere per l’omicidio di un’altra donna, Heather Barnett.

Attualmente l’uomo sta ancora scontando la pena, mentre lo attende la condanna a 30 anni confermata in via definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2014, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, alla libertà vigilata per 3 anni alla fine della pena e al risarcimento di 700.000 euro dovuto alla famiglia Claps.

In ogni caso, la correlazione tra i due omicidi è stata semplificata dal particolare modus operandi di Restivo, tra cui il taglio di una ciocca di capelli dalla vittima, oltre che della sua biancheria intima, il tutto dopo averla uccisa.

Come è morta

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Daniele Restivo sviluppava delle vere e proprie ossessioni per le ragazze che ne catturavano l’interesse, iniziando a tormentarle con telefonate e lettere anonime e piuttosto inquietanti, proprio come successo anche alla giovane Elisa. Già il fratello Gildo era intervenuto più volte per aiutarla ad allontanare Danilo, sempre più insistente e molesto.

Una mania che lo portava a diventare aggressivo e violento se rifiutato, tanto da uccidere per lo stesso motivo ben due donne. Dopo aver concordato un incontro e aver convinto Elisa Claps, con la scusa di darle un regalo, l’ha uccisa.

Secondo quanto emerso dall’autopsia, è morta dopo aver ricevuto ben 13 colpi inferti da un’arma da taglio appuntita. L’omicida le ha poi tagliato una ciocca di capelli e la biancheria intima. Accanto ai suoi resti sono stati ritrovati i gioielli che indossava quel giorno e le rimanenze dei vestiti, che hanno fornito le prove per la condanna del suo aggressore.

Argomenti

Iscriviti a Money.it