Bonus cani e gatti: la proposta al governo per aiutare le famiglie

Marta Tedesco

28/05/2020

09/07/2021 - 15:04

condividi

Buoni spesa e agevolazioni fiscali per i padroni di cani e gatti: ecco le proposte di LAV al governo per aiutare le famiglie in stato di necessità a prendersi cura dei propri animali domestici.

Bonus cani e gatti: la proposta al governo per aiutare le famiglie

Buoni spesa per i padroni di cani e gatti e agevolazioni per adottare i randagi. Sono due delle proposte lanciate dalla LAV (Lega Anti Vivisezione) al governo per includere la cura degli amici a 4 zampe e le adozioni tra le nuove misure di giustizia sociale del Decreto Rilancio.

Lo scopo dell’iniziativa è dare un sostegno economico alle persone in stato di necessità che si prendono cura di animali domestici, ma che a causa dell’emergenza coronavirus si trovano ad affrontare una profonda crisi economica.

Bonus cani e gatti: le proposte al governo

Per essere vicino agli animali e a chi se ne prende cura, inauguriamo la Fase 2 con un pacchetto di iniziative dedicate a sostenerli” esordisce la LAV sul suo sito ufficiale, descrivendo poi nel dettaglio le 4 proposte:

  1. Animal social bonus: si tratta di un buono spese, da concedere una tantum, del valore di 200€ per ogni cane e di 100€ per ogni gatto, purché regolarmente dichiarati in anagrafe. Tale agevolazione dovrebbe essere destinata alle persone più indigenti affinché possano prendersi cura dei propri animali domestici anche in questo momento di crisi economica.
  2. Quattrozampe social card: si tratta di un contributo finanziario a favore di chi adotta animali da canili o gattili. 1.000€ dovrebbero essere destinati agli adottanti con redditi fino a 55.000€, 500€ per coloro che hanno reddito superiore a 55.001€. Il bonus avrà durata di un anno e potrà essere usato solo per l’acquisto di cibo e prodotti per la salute e il benessere dell’animale adottato.
  3. Fiscalità amica degli animali: questa misura incluse una serie di riduzioni fiscali tra cui l’abbassamento dal 22% al 4% delle aliquote IVA per il cibo per animali; un aumento della detraibilità fiscale delle spese dal veterinario; un “Buono Spesa Animali” del valore di 500€ per coloro che hanno reddito inferiore agli 8.000€ annui per acquistare cibo, farmaci e spese veterinarie.
  4. Cure Sostenibili: l’equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione; regolamentazione di farmaci generici anche per gli animali, per il quale sia prevista la vendita a un prezzo inferiore; commercializzare confezioni di farmaci veterinari tarate rispetto all’effettivo utilizzo della cura per evitare anche il rischio di forma di cura fai da te.

Aiutare chi ha animali domestici

Secondo Roberto Bennati, Direttore Generale LAV, la crisi economica causata dal coronavirus potrebbe ripercuotersi gravemente sul benessere degli animali domestici. C’è il rischio infatti che esplodano episodi di maltrattamento o che si possa acuire il fenomeno di randagismo.

Durante la prima fase dell’emergenza l’associazione si è ritrovata infatti a dover gestire oltre 15mila richieste di aiuto, oltre a fornire assistenza diretta grazie a un’ambulanza veterinaria e all’aiuto di 150 volontari in tutta Italia.

A questo punto tocca al governo fare un passo avanti per dare un contributo alle famiglie meno abbienti affinché possano essere in grado di prendersi cura dei propri animali in quanto “parte del nostro tessuto sociale e membri a tutti gli effetti delle famiglie italiane” ha concluso Bennati.

Argomenti

# Fase 2

Iscriviti a Money.it