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Zona Euro: sì a supervisione BCE. Avanti con unione bancaria
venerdì 19 ottobre 2012, di
I leader Europei si sono accordati su una tabella di marcia da seguire per dare finalmente vita al meccanismo di supervisione bancaria ad opera della Banca Centrale Europea che dovrebbe diventare realtà a partire dal prossimo anno. Tempi brevi, che segnano la "vittoria" delle posizioni del Presidente Francese, Hollande, contro la reticenza tedesca della Cancelliera Merkel e che aprono la strada al futuro dell’unione bancaria.
ESM: l’obiettivo mancato
Sebbene i discorsi siano durati parecchio, fino alle prime ore del mattino di questo venerdì, i leader dell’Eurozona hanno mancato uno dei target principali posti all’ordine del giorno: l’accordo sulle modalità con le quali il fondo da 500 miliardi di Euro, il fondo salva-stati ESM, possa ricapitalizzare direttamente le banche Europee sull’orlo del fallimento.
La ricapitalizzazione diretta, da parte del ESM, rientra nelle questioni "vitali" per la Spagna che al momento deve "coprire un buco" da 60 miliardi di Euro e che senza ricapitalizzazione diretta rischia di aumentare il proprio debito pubblico, cosa che non accadrebbe se il fondo ESM potesse iniettare denaro direttamente dove necessario.
BCE: al via i lavori su Supervisione
Secondo quanto stabilito, il nuovo meccanismo, basato sul ruolo della Banca Centrale Europea, dovrebbe essere implementato anche legalmente entro la fine del 2012; un impegno definito dal Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, come "qualcosa che prima non avevamo, ma che rappresenta un importante passo in avanti".
Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, avrebbe già messo al corrente i leader Europei del tempo necessario alla BCE per organizzare ed attivare il meccanismo di supervisione, un tempo compreso tra 6 mesi ed un anno.
Però, visto che Berlino ha insistito sul punto che il fondo ESM possa essere messo nella condizione di iniettare denaro direttamente nelle banche, soltanto sotto la vigilanza di un Supervisore è verosimile che tutto ciò avvenga a partire dalla seconda metà dell’anno prossimo, vista la vicinanza cone le elezioni in Germania.
Lo scontro Hollande/Merkel: quanto tempo ci vuole?
Il presidente francese, François Hollande, ha insistito molto affinché la ricapitalizzazione diretta fosse un processo quanto più possibile "veloce", aprendo l’opposizione con la Cancelliera Merkel, secondo la quale, invece, sarebbe stato necessario "più tempo".
Durante la giornata di ieri, gli scontri Hollande-Merkel si sono ripetuti più volte, soprattutto sul futuro di unione bancaria: il primo, promuoveva la necessità di azioni immediate per la rapida implementazione del sistema di supervisione. L’altra, la Cancelliera, ha aperto la giornata con un discorso in cui insisteva sulla necessità di procedere lentamente.
Sì al Supervisore, ma senza cedere potere politico
Sebbene il disegno preveda la supervisione da parte della BCE su circa 6000 istituti di credito entro la fine del 2013, la Germania ha ottenuto il mantenimento del controllo e della responsabilità sull’attività quotidiana delle banche più piccole o regionali. Tuttavia, alla Banca Centrale Europea è riservata l’autorità di intervento su qualsiasi banca e in qualsiasi momento.
Berlino ha insistito affinché una parte del potere fosse conservato su quella rete di banche di risparmio regionali che sono politicamente influenti in Germania, tuttavia, l’autorità raggiunta Banca Centrale Europea permette alla Commissione Europea di poter dire che la supervisione del sistema bancario sarà uniforme in tutta l’Eurozona.