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Weidmann: consigli all’Europa. Come combattere la disoccupazione giovanile?
giovedì 9 maggio 2013, di
Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha detto che i paesi europei non dovrebbero rallentare le riforme e ricorrere a pacchetti di stimolo per affrontare l’elevata disoccupazione giovanile, perché questo non si tradurrà in nuovi e sostenibili posti di lavoro.
Nel commento pubblicato giovedì, Weidmann ha ribadito la sua critica nei confronti del fallimento della Francia nel rispettare i suoi obiettivi di riduzione del deficit, dicendo che la seconda economia più grande della zona euro aveva un ruolo chiave nel mantenere la credibilità degli sforzi del blocco europeo per consolidare i bilanci.
Questione disoccupazione
"La disoccupazione giovanile in alcuni paesi è davvero drammatica", ha detto Weidmann. "Ma i programmi economici e di spesa a breve termine e il debito sempre più alto per le generazioni successive non creano posti di lavoro sostenibili, che sono invece urgentemente necessari".
Con la disoccupazione alle stelle in paesi come Spagna e Italia, molti dei politici europei stanno iniziando a vedere la disoccupazione come una crisi a sé stante, piuttosto che qualcosa che si risolverà quando l’economia migliorerà.
Ma Weidmann, che è anche membro del Consiglio direttivo della BCE, ha dichiarato che i giovani hanno bisogno di prospettive a lungo termine.
"E solo imprese competitive e una struttura economica sana possono essere in grado di offrire questo," ha detto. "Una pausa dalle riforme sarebbe quindi inutile".
"In particolare, ora che abbiamo regole più severe sulla riduzione del deficit, non dobbiamo sollevare un punto interrogativo sulla loro credibilità sfruttando la loro flessibilità," ha detto.
Diatriba Francia-Germania
La Commissione Europea la settimana scorsa ha dato alla Francia altri due anni per raggiungere il suo obiettivo di disavanzo di bilancio a causa delle sue scarse prospettive economiche.
"Per riconquistare la fiducia, non possiamo semplicemente scrivere una serie di regole e promettere di mantenerle in futuro, dobbiamo imparare ad applicarle".
Il presidente francese Francois Hollande e il cancelliere tedesco Angela Merkel si trovano sui lati opposti del dibattito sull’opportunità di promuovere la creazione di posti di lavoro e la crescita a discapito dell’austerità, il che ha portato a pensare che il loro rapporto si sia ormai raffreddato.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc |