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Uscita dall’Euro: il paradosso sul Target2 svelato da Draghi

sabato 13 maggio 2017, di Flavia Provenzani

In occasione delle critiche e degli insulti lanciati a Draghi dal Parlamento olandese in occasione di una visita questa settimana, uno stordito presidente della BCE ha svelato inconsapevolmente un paradosso nella gestione del sistema dei Target2 nel calo in cui un Paese membro dovesse uscire dall’Euro.

Se è vero che l’Italia, in debito nel sistema dei pagamenti dell’Eurosistema, dovrebbe sborsare 358,6 miliardi per concretizzare l’uscita dall’Euro, non è altrettanto vero che l’Olanda, in credito, possa ricevere i suoi soldi indietro nello scenario in cui abbandonasse la moneta unica.

Uscita dall’Euro: Draghi svela il paradosso sui Target2

A smascherare il paradosso e la mancanza di equità nella possibile gestione del sistema Target2 in caso di uscita dall’euro è stato un parlamentare olandese in occasione della visita di Draghi.
Il deputato fa riferimento alla notizia emersa a gennaio, secondo cui Mario Draghi avrebbe riferito in una lettera che l’Italia, in occasione di una possibile uscita dall’Euro e di un ritorno alla Lira, dovrebbe saldare i debiti registrati sul Target 2.
Portando le affermazioni di Draghi a suo favore - il deputato fa infatti parte del partito euroscettico che vuole i Paesi Bassi fuori dall’Euro - sottolinea come l’Olanda debba invece ricevere il suo credito qualora uscisse.

Draghi si è subito affrettato a negare, cercando di tappare la logicità del ragionamento. Affermare che i Paesi a credito possano veder tornare indietro i soldi versati in caso di uscita dal blocco costituirebbe un precedente molto rischioso, capace di disintegrare l’Unione Europea in poco tempo.
Il danno, però, è già stato fatto e le lancette dell’orologio continuano a scorrere.

L’Olanda smaschera Draghi

Il deputato che ha smascherato Draghi è Thierry Baudet, guida del partito olandese Forum per la Democrazia. Grazie alla semplice domanda sull’opportunità che i Paesi Bassi possano ricevere il loro surplus di 100 miliardi di euro presente sul saldo dei Target2, un altro colpo è stato inflitto alla già precaria solidità ufficiosa dell’UE.

Baudet ha chiesto a Draghi:

"Dato che noi, i Paesi Bassi, ora abbiamo un surplus di circa 100 miliardi di euro, questo significa che, se i Paesi Bassi decidono di lasciare l’eurozona, uno dei punti chiave del programma del mio partito, riavremo i 100 mld dai paesi del sud dell’Eurozona secondo le sue opinioni?"

Il presidente della BCE ha risposto che no, il Paese non potrebbe riottenere i soldi versati:

"Mi permetta di rispondere come ho risposto a domande analoghe al Parlamento europeo.
L’euro è irrevocabile, e questo è il trattato. Non speculerò su ipotesi che non hanno una base nel presente trattato.
In secondo luogo, l’Euro è stato un successo per la zona euro e soprattutto per Paesi come i Paesi Bassi".

Il deputato euroscettico ha però rifiutato di accettare che l’euro sia stato vantaggioso per i Paesi Bassi:

"Solo un punto: ha detto di non voler speculare sulla possibilità che la zona euro crolli. Ma non è proprio quello che ha fatto a gennaio quando ha detto: ’Se l’Italia lascia, dovrà pagare il conto’.
Stava speculando sulla rottura dell’Eurozona e non sarebbe intellettuale giusto avere gli stessi principi se i Paesi Bassi decidessero di andarsene?"

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