Home > Altro > Archivio > Salvini si avvicina a Berlusconi: “Programma centrodestra pronto”. Ma resta (…)

Salvini si avvicina a Berlusconi: “Programma centrodestra pronto”. Ma resta il nodo Alfano

venerdì 18 agosto 2017, di Alessandro Cipolla

Matteo Salvini ricompatta il centrodestra. Dopo le frizioni relative al caso delle elezioni regionali in Sicilia, una telefonata tra il leader della Lega Nord e Silvio Berlusconi avrebbe risolto diverse incomprensioni.

Alle prossime elezioni politiche quindi si fa sempre più concreta l’ipotesi di un listone unitario, coalizione questa che secondo gli ultimi sondaggi politici sarebbe di gran lunga la prima forza del paese.

Una rosa questa che comunque presenta ancora più di una spina. La più pungente è sicuramente quella rappresentata dalla figura di Angelino Alfano, cui non dispiacerebbe tornare sotto l’ala protettiva di Berlusconi.

Su questo fronte però è chiaro da parte di Salvini il diktat: o io o lui. La decisione quindi spetta a Silvio Berlusconi, anche se ormai l’ex premier sembrerebbe essere convinto a sposare il progetto con la Lega, ma i colpi di scena potrebbero non mancare.

Salvini: ok a listone con Berlusconi

Come per quanto riguarda il calcio, gli appuntamenti agostani della politica italiana possono essere paragonati alle chiacchiere sul calciomercato che si fanno sotto gli ombrelloni. A settembre infatti poi sarà il campo, e il Parlamento, a parlare.

L’interrogativo maggiore è rappresentato dalla legge elettorale. Sembra assurdo infatti di parlare di elezioni politiche quando ancora non è chiaro il sistema di voto con cui gli italiani si andranno a esprimere nella prossima primavera.

Se le cose non dovessero cambiare, con tutti i sentori che fanno propendere per questa opzione, allora si voterà con un sistema proporzionale che non vedrà la possibilità di formare coalizioni, ma solo liste unitarie. Va al governo poi chi raggiunge il 40%, altrimenti sono necessarie le larghe intese.

Se quindi si dovesse materializzare una unione tra più partiti di centrodestra, questi dovrebbero accantonare i loro simboli e correre tutti assieme sotto lo stesso tetto. Una prospettiva che nasconde una serie di problematiche.

Per quanto riguarda il programma comune, questo sembrerebbe non essere un problema. Dal palco di Ponte di Legno, Matteo Salvini infatti ha dichiarato che ormai sarebbe praticamente pronto.

Le differenze di vedute sull’Europa per il leader del carroccio non sarebbero più un problema, così come la scelta del leader: il partito che prenderà più voti all’interno del listone, sceglierà chi sarà il futuro premier in caso di vittoria elettorale.

Più complicata invece è la decisione riguardante la composizione dei listini bloccati, dove verranno eletti la quasi totalità dei prossimi parlamentari. In questo senso, le trattative sarebbero molto lunghe e complesse.

La più grande incognita che però al momento graverebbe su questo matrimonio è la figura di Angelino Alfano, tornato ad ammiccare al centrodestra dopo i cinque anni di governo assieme al Partito Democratico.

Il dilemma-Alfano

Prima delle elezioni politiche nel 2018 ci sarà, il prossimo 5 novembre, il voto in Sicilia per le regionali. Un appuntamento questo che vede il Movimento 5 Stelle come grande favorito, ma la partita è comunque più che mai aperta.

Anche qui un centrodestra unito darebbe molto filo da torcere ai pentastellati, ma non c’è accordo su un candidato comune. Fratelli d’Italia e Noi con Salvini infatti hanno deciso di appoggiare l’ex Msi Nello Musumeci.

Silvio Berlusconi potrebbe decidere di scendere anche lui in campo al fianco di Musumeci, chiudendo in maniera definitiva la porta ad Alfano e cementificando di conseguenza l’asse con Salvini e la Meloni.

Per vincere però in Sicilia servono anche i voti di Alternativa Popolare, altrimenti tutto sarebbe inutile. Il problema è che Alfano non vorrebbe un accordo nell’isola che con comprendesse anche un’intesa per le elezioni politiche.

Berlusconi vuole vincere in Sicilia per continuare così l’onda lunga dei successi dopo le elezioni amministrative, ma soprattutto per non dare ulteriore slancio al Movimento 5 Stelle che, nel caso, conquisterebbe la sua prima Regione.

Quello che succederà in Sicilia quindi sarà determinante per il futuro del centrodestra, anche se alla fine il matrimonio tra Salvini e Berlusconi si farà, con il centrodestra che così diventerebbe il grande favorito per la vittoria elettorale anche se la soglia di maggioranza, al 40%, è un ulteriore ostacolo non da poco.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.