Parità di trattamento economico tra uomini e donne

Barbara Lorenzo

14 Maggio 2014 - 19:00

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Principio della parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, iniziando dalla parità di retribuzione per lo stesso lavoro.

Parità di trattamento economico tra uomini e donne

Un uomo ed una donna, stesso lavoro, stesso stipendio, indipendentemente dal sesso? purtroppo non è così.

La parità retributiva per uno stesso lavoro è un principio sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, approvata nel dicembre 2000, ed è giunto il momento di farla diventare una realtà per tutte le donne in Europa.

Il divario retributivo (pay gap) di genere, cioè la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne nell’UE, è del 16,2%, in Italia il divario è tra i più bassi, circa il 6,5%, (minore solo in Slovenia, Malta e Polonia), i più alti si registrano in Estonia (22,2%), Germania (23,7%), e Austria (20,1%), anche se in Italia il pay gap non è altissimo non è comunque accettabile, nel nostro Paese pesa anche molto la mancanza di lavoro.

La Commissione Europea ha constatato che la parità retributiva è ostacolata da una serie di fattori:
- sistemi retributivi poco trasparenti
- assenza di chiarezza giuridica nella definizione di «lavoro di pari lavoro»
- ostacoli procedurali.

Le vittime di discriminazioni retributive non sono sufficientemente informate su come presentare un ricorso efficace e non sono disponibili dati sui livelli salariali per categoria di dipendenti.

Il divario salariale negli ultimi anni si è di poco ridotto, il gap è ancora troppo ampio, e gran parte del cambiamento è da ricondurre ad un declino delle entrate dei lavoratori uomini, più che ad un aumento degli stipendi per le donne, inoltre la diseguaglianza in azienda si spiega anche con l’impatto della crisi economica nei diversi settori, in particolare su quelli dominati dalla presenza maschile come l’edilizia e l’ingegneria.

Questa discriminazione si ripercuote anche sulle pensioni delle lavoratrici e comporta effetti economici e sociali.
Garantire la parità di retribuzione, converrebbe a tutti, perchè la diminuzione del pay gap aumenterebbe la crescita economica dello 0,1% a livello europeo.
La riduzione delle disparità di genere porterebbe benefici non solo alle donne ma anche all’intera società, tanto che l’eliminazione del divario retributivo di genere non dovrebbe essere considerata un costo ma un investimento.

La Commissione Europea sta attualmente valutando i possibili interventi a livello europeo per accrescere la trasparenza salariale e ridurre così il divario retributivo di genere, contribuendo a promuovere e facilitare l’effettiva applicazione del principio di «parità retributiva».

I datori di lavoro devono impegnarsi a ridurre il divario retributivo di genere con l’organizzazione di seminari e corsi di formazione, e le raccomandazioni specifiche per ogni paese membro di porre particolare attenzione sulla necessità di affrontare, e presto risolvere il problema del divario retributivo.

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