Nasa, ragazzo di 17 anni scopre un pianeta al terzo giorno di stage

Mario D’Angelo

13/01/2020

13/01/2020 - 22:09

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Ecco come uno stagista di 17 anni è riuscito a scoprire un nuovo pianeta a 1.300 anni di luce di distanza dalla Terra

Nasa, ragazzo di 17 anni scopre un pianeta al terzo giorno di stage

Fare la storia in tre giorni. Uno stagista di 17 anni, Wolf Cukier, aveva appena iniziato il suo stage alla Nasa quando, controllando alcuni dati, ha aiutato l’agenzia spaziale statunitense a scoprire un nuovo pianeta dalle dimensioni simili a quelle della Terra, TOI 1338b. La notizia è stata data dalla Nasa stessa sul proprio sito.

A 17 anni scopre un nuovo pianeta

Nell’estate 2019, Cukier si è unito al Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt, nel Maryland, come stagista estivo. Il programma di stage rientra nella cosiddetta “citizen science”, progetto molto comune nei Paesi anglosassoni che permette a cittadini comuni di partecipare a ricerche scientifiche.

Il lavoro del 17enne Cukier consisteva nell’esaminare variazioni nella luminosità delle stelle. Così racconta il ragazzo la sua scoperta: “Stavo analizzando i dati che i volontari avevano etichettato come ‘eclipsing binary’, un sistema in cui due stelle ruotano l’una attorno all’altra e dal nostro punto di vista si eclissano a vicenda”.

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“Tre giorni dopo l’inizio del mio stage, ho visto un segnale da un sistema chiamato TOI 1338. All’inizio ho pensato fosse un eclissi stellare, ma il tempismo non era giusto. Ed è venuto fuori che era un pianeta”.

TOI 1338b è un pianeta a doppio servizio, ovvero gravita - con un’orbita piuttosto complicata - intorno a due stelle. Quando due stelle ruotano l’una attorno all’altra è difficile capire se l’eclissi o la variazione di luminosità è provocata dall’altra stella o da un pianeta. Quello identificato da Cukier è 6,9 più grande della Terra e dista da noi circa 1.300 anni luce.

Nasa, quando l’occhio umano batte il computer

L’aiuto di studenti come Cukier è ancora importante in una ricerca scientifica dominata dagli algoritmi dei computer, per l’occhio umano è “estremamente abile a trovare modelli nei dati, specialmente modelli non periodici come quelli che vediamo in questi sistemi”, spiega il ricercatore Veselin Kostov.

Scoperte come quelle di Cukier, inoltre, sono molto utili all’agenzia spaziale perché conferiscono discreta pubblicità alla Nasa, sempre in cerca di consenso fra i contribuenti statunitensi.

Intanto Cukier pianifica il suo futuro all’università: “Le mie prime scelte sono Princeton, MIT e Stanford”, ha detto a News 12.

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