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Macron a Roma: temi e nodi da sciogliere tra Italia e Francia
mercoledì 18 settembre 2019, di
Il Presidente francese Macron torna in Italia per una visita ufficiale e con importanti temi in agenda. Dopo la tensione diplomatica instaurata durante il primo Governo Conte, infatti, il clima sembra essersi rasserenato. Il cambiamento governativo italiano è stato accolto con positività dall’Eliseo. L’uscita dalla scena politica di Salvini ed il ridimensionamento anche dei ministri 5 stelle, in primis di Di Maio, hanno favorito una distensione necessaria per affrontare questioni fondamentali per rilanciare il nostro Paese.
L’ultimo vertice bilaterale governativo risale al 2017. Nel mentre, l’irruzione della polizia francese a Bardonecchia per la gestione dei migranti, le frasi di Di Maio sul colonialismo francese e il suo incontro con esponenti dei gilet gialli avevano acuito la crisi diplomatica, sfociata addirittura con il richiamo dell’ambasciatore Masset.
Oggi, quindi, si ricuciono relazioni bilaterali importanti. Le questioni sul tavolo sono centrali: ripresa del Trattato del Quirinale, operazioni finanziarie tra aziende nazionali, politica economica europea e immigrazione.
Macron a Roma: si riaprono negoziati economici
Prima il Presidente della Repubblica Mattarella e poi il Presidente del Consiglio Conte: Macron inizierà la visita ufficiale nella serata di mercoledì. Tra le tematiche in sospeso nelle relazioni bilaterali ci sono senza dubbio le partnership economiche.
Si presume, infatti, che sul tavolo vengano messi in discussione i dossiers Fiat - Renault, dopo che i negoziati erano finiti in stallo, l’alleanza STX-Fincantieri, i lavori della Tav. Verosimile, inoltre, il confronto sulle possibili riforme del Patto di stabilità in sede UE.
Dovrebbe essere ripreso anche il Trattato del Quirinale. Pensato come un accordo ufficiale tra i due Paesi per una più chiara e definita politica di collaborazione su più fronti, il trattato è rimasto fermo al 2018. La commissione di esperti franco-italiani per scrivere questa intesa sui rapporti economici, politici e culturali esiste già. In un ritrovato clima di fiducia, l’interesse di Francia e Italia è senz’altro di riprenderne la stesura. Lo scopo è arrivare ad un modello ufficiale e strategico di parternship come già esiste tra Parigi e Berlino con il Trattato di Aquisgrana. Per l’Italia, significherebbe assumere un ruolo da protagonista nell’Europa dell’asse Macron-Merkel.
Parigi e Roma in accordo su immigrazione e Libia?
Il vertice bilaterale tra Italia e Francia arriva in un momento cruciale per il tema migratorio. I continui sbarchi in Italia e la vicenda dei porti chiusi/aperti, la pressione verso una gestione di respiro europeo e l’ultimissima soluzione della ridistribuzione delle quote dei rifugiati nei Paesi Ue obbligano Macron e Conte ad affrontare la questione.
Il prossimo 23 settembre a La Valletta, infatti, si terrà un vertice proprio sull’immigrazione in Europa. I due Paesi discuteranno sicuramente su aspetti tecnici e tematici da portare all’incontro di Malta. Macron ha già fatto sentire la sua voce sull’argomento, dichiarando pochi giorni fa che occorre riportare più fermezza in Francia sulla gestione dei flussi in entrata. Per l’Italia è cruciale il coinvolgimento dell’Unione Europea. Conte, quindi, cercherà di aprire questo dossier sul tavolo di condivisione con il Presidente francese.
A livello internazionale c’è anche la questione libica. Il Presidente del Consiglio italiano parlerà con Macron proprio dopo aver avuto in visita il Presidente della Libia Al Serraj. Si cercano urgentemente azioni internazionali per limitare i danni di un conflitto ormai molto lungo e drammatico. La Francia, su questo delicato dossier, potrebbe avanzare posizioni ambigue dopo essere stata accusata di sostenere le truppe di Haftar.