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Legge di bilancio 2019, si lavora sui numeri
sabato 1 dicembre 2018, di
Le cifre della Legge di Bilancio 2019 sono ancora in fase di revisione, ma una cosa è certa: non si assisterà a una rimodulazione né di 7, né di 5 miliardi di euro per ottenere un rapporto deficit-Pil al 2,1% o al 2%, come vorrebbe la Commissione europea.
Fonti vicine a Palazzo Chigi escludono tali ipotesi -circolate nelle ultime ore- e, al tempo stesso, assicurano che non ci sarà neanche un rinvio di quota 100 e del reddito di cittadinanza a giugno.
Legge di Bilancio 2019, approderà alla Camera mercoledì prossimo
La Legge di Bilancio sarà discussa a Montecitorio mercoledì prossimo; dopo un primo rinvio a lunedì, si allungano ulteriormente i tempi di approdo del testo in Aula.
A renderlo noto è il presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi. Gli emendamenti del governo arriveranno domani sera alle 19.00 e la commissione tornerà a riunirsi per esaminare le nuove proposte domenica alle 14.00.
L’obiettivo del governo è quello di far quadrare i conti, accontentare Bruxelles ed evitare la procedura d’infrazione. Lo ribadiscono tutti dall’Esecutivo. “Faremo di tutto per evitare una procedura di infrazione contro l’Italia”, annuncia Matteo Salvini, “ma senza tradire gli italiani”, gli fa eco Luigi Di Maio. Concetto ribadito, anche al G20, dal premier Giuseppe Conte:
“le nostre azioni sono credibili. Lavoriamo per evitare la procedura di infrazione, questa non è auspicabile perché può creare fibrillazione sui mercati”.
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, a margine del summit argentino, parla di progressi e i toni tra Ue e Italia si fanno più pacati.
“Non si deve drammatizzare la questione dell’ipotesi di infrazione all’Italia sulla manovra. Stiamo facendo progressi. Ho incontrato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a Bruxelles, e lo incontrerò ancora qui”.
Ottimista anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, al termine dell’incontro con il commissario europeo per gli Affari economici Ue Pierre Moscovici.
“Io sto portando la linea del governo che è quella di cercare una soluzione. La Commissione ha sempre avuto una posizione di apertura, nessuno vuole una procedura di infrazione.”