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Italia: successo asta sui titoli del debito. Ma ecco il risvolto della medaglia
giovedì 28 febbraio 2013, di
Gli operatori di mercato si sono preparati per il peggio prima dell’ultima asta sui titoli del debito italiano. Si può dar loro torto? I rendimenti obbligazionari sono schizzati proprio il giorno prima, il che suggerisce che il governo può avere difficoltà a trovare acquirenti per il suo debito a medio e lungo termine.
Successo inaspettato
Ma con sorpresa di tutti, l’asta si è rivelato un successo! L’Italia ha venduto il numero massimo di 6,5 miliardi di euro di obbligazioni. Tuttavia, si dovrebbe sapere che si è dovuto pagare comunque un prezzo- rendimenti obbligazionari più elevati.
Gli oneri finanziari per 4 miliardi di euro di obbligazioni a 10 anni sono saliti al 4,83% dal 4,17% del mese scorso. Anche i tassi su 2,5 miliardi di euro di titoli a 5 anni sono aumentati al 3,59% dal 2,49% di Gennaio.
Come probabilmente si saprà, rendimenti dei titoli più elevati riflettono le preoccupazioni degli investitori.
Naturalmente, quando gli investitori ritengono che ci sia il rischio che il debitore non sia in grado di ripagare ciò che è dovuto in tempo (o mai), chiedono rendimenti più elevati.
Il fattore elezioni
Ormai sappiamo che la radice di questa rinnovata preoccupazione per l’Italia è da rintracciarsi nei risultati non soddisfacenti delle elezioni italiane. Come già detto, l’Italia deve ora affrontare il rischio molto reale di un parlamento senza maggioranza.
Tuttavia, credo che una delle ragioni principali per la preoccupazione dei mercati sia rappresentata dal sostegno che Silvio Berlusconi e Beppe Grillo stanno avendo.
Abbiamo già una certa familiarità con la cattiva reputazione dell’ex-premier Berlusconi. Dopo tutto, lui è stato il tema principale di innumerevoli titoli di giornale, ma soprattutto per le ragioni sbagliate. Inutile dire, che non ispiri esattamente fiducia agli investitori.
Nel frattempo, una vittoria per il partito del comico Beppe Grillo, anti-establishment e anti-austerità, minaccia di annullare alcuni dei progressi realizzati da Mario Monti. Senza queste misure di austerità (a cui anche Berlusconi si oppone), la zona euro rischia un’altra crisi del debito. E pensare che la regione ha finalmente mostrato segni di miglioramento!
Mercati sollevati
I mercati sembrano essere sollevati dal fatto che l’asta non si è rivelata essere un fallimento.
Suppongo che ciò che dovremmo capire dall’asta obbligazionaria italiana è che la situazione politica italiana non ha completamente spaventato gli investitori. Ma il rovescio della medaglia, l’aumento dei rendimenti, indica che i mercati riconoscono il rischio più elevato collegato alla regione.
Nel complesso, sarà difficile vedere una rimonta dell’euro nei grafici fino a quando tutta questa situazione non sarà risolta e fino a quando non scopriremo che tipo di governo guiderà l’Italia.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips |
