IPO Lyft: forte interesse investitori, lo sbarco si preannuncia un successo

Luca Fiore

27 Marzo 2019 - 11:33

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Venerdì è il grande giorno dello sbarco di Lyft sul Nasdaq. Secondo le prime indiscrezioni, la domanda potrebbe spingere il prezzo dell’azione in quota 80 dollari. Dopo un periodo di pausa, il calendario delle IPO appare particolarmente corposo.

IPO Lyft: forte interesse investitori, lo sbarco si preannuncia un successo

Venerdì la campanella di Wall Street suonerà per Lyft, la società del “ridesharing” di San Francisco.

La società, si apprende dai documenti depositati presso la statunitense Securities and Exchange Commission, dall’operazione di quotazione stima un introito di 2,1 miliardi per un dato complessivo superiore ai 20 miliardi di dollari (IPO Lyft: l’obiettivo è raccogliere 2,1 miliardi di dollari).

Il prezzo indicativo, fissato a 62-68 dollari per azione, in un primo momento è apparso particolarmente ambizioso (le azioni della società sono state stimate a 15 dollari nel 2016 e a 36$ a fine 2018). Alla luce del forte interesse registrato nel corso del roadshow, la quotazione della società californiana potrebbe stupire al rialzo.

IPO Lyft: balzo a 80$?

Secondo le indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, le azioni Lyft nei primi scambi potrebbero schizzare in quota 80 dollari portando la valutazione del gruppo sopra i 23 miliardi di dollari. Questo grazie all’interesse dimostrato dagli investitori che, per ora, sembrerebbero voler soprassedere sull’andamento dei conti.

A fronte di ricavi che nel 2018 sono quadruplicati a 2,16 miliardi, l’ultima riga di conto economico ha segnato un rosso di 911,3 milioni di dollari, contro i 688 milioni di un anno prima. Le perdite, ha messo in guardia la società fondata nel 2012 da Logan Green e John Zimmer, potrebbero continuare a crescere.

Altri unicorni si preparano allo sbarco

Non solo Lyft: i prossimi mesi si preannunciano particolarmente intensi per i listini a stelle e strisce. Dopo quella di Lyft, dovremmo assistere anche all’IPO di Uber, la cui valutazione potrebbe arrivare a 120 miliardi di dollari.

Anche i questo caso il valore della società cresce di pari passo con l’avvicinarsi al processo di quotazione e anche per Uber gli operatori preferiscono chiudere un occhio sull’andamento dei fondamentali per concentrarsi sul business di riferimento.

Secondo le rilevazioni di Bloomberg, sono circa 300 le società statunitensi che stanno scaldando i motori in vista di una quotazione: tra queste spiccano colossi della Silicon Valley del calibro di Pinterest, Slack, Palantir, Robinhood e Airbnb.

Domanda repressa

“La mancanza di IPO ha creato una domanda repressa. Le società che avevano stimato lo sbarco a luglio o settembre stanno pensando a come fare per accelerare i tempi”, ha detto John Chirico, co-head dell’investment banking nordamericano di Citi.

“Per le società che sono pronte, cogliere le tempistiche giuste sui mercati è la cosa più importante”.

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