Green pass e vaccino obbligatorio anche in estate: perché le restrizioni potrebbero restare

Alessandro Cipolla

08/02/2022

08/02/2022 - 08:46

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Per Franco Locatelli del Cts il green pass e il vaccino obbligatorio dovrebbero rimanere in vigore anche dopo il 30 giugno: in Italia così la situazione sanitaria va migliorando ma le restrizioni potrebbero restare.

Green pass e vaccino obbligatorio anche in estate: perché le restrizioni potrebbero restare

Il green pass e il vaccino obbligatorio per gli over 50 e alcune categorie di lavoratori, sono due misure che potrebbero continuare a esistere anche in caso di un netto miglioramento della situazione sanitaria in Italia.

Ora che è stato superato il picco dei contagi, la curva epidemiologica è in picchiata con anche i ricoveri nelle terapie intensive che sono in calo, si è stimato che circa il 90% degli italiani tra vaccinati e guariti adesso ha gli anticorpi.

Il Governo così ha deciso di fare i primi passi in avanti verso il tanto agognato ritorno alla normalità: via le mascherine all’aperto a partire da venerdì e green pass senza scadenza per chi ha fatto tre dosi di vaccino oppure due più una recente guarigione, mentre per la scuola e le restrizioni legate al meccanismo dei colori l’allentamento delle misure ci sarà solo per i vaccinati.

Un distinguo questo che in Italia dovrebbe restare d’attualità ancora a lungo, visto che il meccanismo del green pass e il vaccino obbligatorio potrebbero rimanere in vigore ben oltre la loro scadenza che al momento è indicata al 30 giugno 2022.

Green pass e vaccino obbligatorio anche in estate

A differenza di altri Paesi europei, vedi Regno Unito e Danimarca, in italia non ci sarà un addio tout court alle misure restrittive anti-Covid e soprattutto il liberi tutti dovrebbe valere soltanto per chi è vaccinato.

Se la situazione sanitaria dovesse continuare a migliorare nel nostro Paese, dopo oltre due anni il prossimo 31 marzo dovrebbe non essere prorogato lo stato di emergenza. A confermarlo nei giorni scorsi è stato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Lo stesso esponente dei 5 Stelle però è rimasto molto più vago sulla fine del green pass e dell’obbligo vaccinale per gli over 50 e alcune categorie di lavoratori, misure che stando ai vari decreti al momento sono in vigore fino al 30 giugno.

Intervistato da La Repubblica, il coordinatore del Cts Franco Locatelli è stato più esplicito a riguardo: “Per quel che mi riguarda sì, lo manterrei (l’obbligo vaccinale n.d.r.) per la fascia oltre i 50 anni anche dopo il 30 di giugno, non vedo la ratio di toglierlo. Allo stesso modo manterrei la premialità associata al Green Pass: ha senso che resti anche oltre quella data”.

Se per Locatelli ci sarebbero motivazioni sanitarie per far restare in vigore il vaccino obbligatorio anche in estate, il green pass invece andrebbe tenuto anche dopo il termine stabilito per una sorta di “premialità” verso chi si è sottoposto alla somministrazione.

Un meccanismo quasi “punitivo” questo sul green pass verso una fetta assai minoritaria della popolazione, con questa logica che nei giorni scorsi è stata criticata dal popolare microbiologo Andrea Crisanti.

L’azione politica deve avere un obiettivo di sanità pubblica - ha sottolineato Crisanti - È inutile che mi accanisco contro l’altro 10% se i dati dicono che il 90% basta. Bisogna valutare la risposta della società, c’è sempre il singolo che non si vuole vaccinare per le più diverse ragioni”.

Allo stato delle cose però è ancora presto per provare a ipotizzare quale possa essere il destino del green pass e dell’obbligo vaccinale in Italia: come sempre la decisione verrà presa a ridosso della scadenza, ma il sentore è che in estate anche di fronte a un netto miglioramento della situazione sanitaria nel nostro Paese ci sarà un addio alle restrizioni soltanto per chi è vaccinato.

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