Germania, boom di casi di COVID-19 mentre a Berlino sfilano i negazionisti

Mario D’Angelo

01/08/2020

01/08/2020 - 19:57

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15.000 negazionisti della COVID-19 hanno manifestato a Berlino contro le misure di contenimento dell’epidemia

Germania, boom di casi di COVID-19 mentre a Berlino sfilano i negazionisti

Come a Roma, anche a Berlino prendono piede i negazionisti della COVID-19. Mentre in Germania si parla ormai di seconda ondata di coronavirus, con quasi 1.000 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, nella capitale tedesca hanno sfilato, senza mascherina, migliaia di manifestanti contro le misure restrittive. Secondo la polizia i partecipanti erano circa 15.000. Gli organizzatori ne avevano previsti 500.000.

Coronavirus, crescono i contagi in Germania

Salgono in maniera preoccupante i nuovi casi di coronavirus nel motore d’Europa. Nonostante ciò, in migliaia si sono riuniti oggi, sabato 1 luglio, nella capitale. L’obiettivo? Smascherare il “falso allarme” dell’epidemia e tornare alla normalità.

La manifestazione è stata intitolata “La fine della pandemia: giorno della libertà”. Le persone riunite, che non indossavano mascherine protettive, tenevano cartelli che promuovevano teorie cospirazioniste. La protesta è stata organizzata da varie sigle, compresi gruppi di estrema destra e antivaccinisti.

Finora la Germania ha fatto molto meglio degli altri Paesi europei nel contenimento dell’epidemia, con 210 mila casi confermati e circa 9.100 morti causate dalla COVID-19, secondo il conteggio della Johns Hopkins University.

Sfilano i negazionisti del coronavirus a Berlino

Le misure di lockdown sono state allentate già da aprile, ma sono rimasti in vigore gli obblighi di distanziamento sociale e di indossare mascherine nei mezzi pubblici e nei negozi.

È ancora troppo per le migliaia di manifestanti che hanno marciato oggi dalla Porta di Brandeburgo, i quali vogliono smettere di indossare mascherine e parlano di “difese naturali invece della vaccinazione”. La leader dei socialdemocratici Saskia Esken li ha chiamati “covidioti”.

Non mettono soltanto a rischio la nostra salute, ma anche il nostro successo contro la pandemia”, ha twittato Esken, il cui partito è in coalizione con quello della cancelliera Angela Merkel.

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