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Furti di criptovalute: ecco come tutelarsi
sabato 11 novembre 2017, di
Le criptovalute possiedono il grande vantaggio di agire occultando i dati, in modo anonimo per mezzo di una sorta di chiave di sicurezza; il tutto con l’obiettivo di garantire la tranquillità dei propri utenti.
Questo aspetto ha permesso loro di funzionare senza regolamentazioni da parte di terzi, come ad esempio gli istituti bancari, per cui esse vengono considerate a tutti gli effetti delle monete decentralizzate.
Nonostante ciò, e a dispetto delle misure di sicurezza di cui sono dotate, sono molti i casi di furti di criptovalute, rubate direttamente dai portafogli elettronici degli utenti attraverso dei malware. Ma come funziona il furto di criptovalute e soprattutto come tutelarsi?
Come funziona il furto di criptovalute
Le criptovalute, così come il denaro contante, sono conservate in portafogli digitali, i wallets. Hanno un indirizzo unico che permette agli utenti di effettuare delle transazioni, per cui c’è bisogno di un conto di origine e uno di destinazione.
Uno dei malware incriminati, CryptoShuffler, agisce proprio in questa fase: quando una persona inserisce il numero di conto d’arrivo, il virus lo cambia per deviare quel denaro su un altro conto, riuscendo a rubare le criptovalute che erano destinate ad altri. Le vittime, in maniera totalmente inconsapevole, trasferiscono i propri soldi direttamente nelle mani dei cyber-criminali.
Il momento in cui il conto di destinazione cambia è quasi impercettibile, cosa che rende questa operazione molto agevole per chi commette il furto. Si tratta di un malware che colpisce le criptovalute più popolari sul mercato, come ad esempio Bitcoin, Ethereum, Zcash, Dash e Monero. Il totale dei furti effettuati corrisponde a 23 Bitcoin, ovvero circa 140.000 dollari americani.
Si tratta di una tendenza che andrà a crescere sempre di più, dato che gli attacchi malware diretti a differenti tipi di criptovalute sono in aumento. A destare preoccupazione, infatti, non è solo CryptoShuffler ma anche NukeBot o DiscordiaMiner, minacce di tipo trojan.
Come tutelarsi dai furti?
Anche se il funzionamento delle transazioni virtuali sembra ostico e sicuramente di comprensione non immediata, ci sono dei modi per stare allerta e prevenire il furto delle criptovalute.
Cercare il wallet adatto
Sebbene tutti i portafogli diano le stesse garanzie di sicurezza, alcuni permettono agli utenti di ergere uno scudo più resistente contro i possibili rischi di furto. Per cui esistono, ad esempio, portafogli che fanno registrare ben 12 domande di sicurezza o altri che collegano il portafoglio all’indirizzo email o cellulare dell’utente al momento di effettuare le transazioni.
Tenere sotto controllo le password
La raccomandazione principale, poi, è sempre una: conservare le chiavi di sicurezza del proprio conto in una cassaforte o qualunque luogo sicuro, oltre a non condividerla con nessuno. Il rischio è che venga creato un altro portafogli con le stesse credenziali.
Effettuare movimenti da dispositivi di fiducia
Un’altra raccomandazione quando si effettuano transazioni è di non farlo utilizzando apparecchiature di zone pubbliche, come internet point o uffici. Sempre meglio realizzare le transazioni da dispositivi personali come telefoni cellulari o computer personali.
Installare un ottimo antivirus
Esistono antivirus creati appositamente per garantire le migliori performance di sicurezza informatica. Questi programmi riescono ad individuare i malware come ad esempio i trojan, la principale minaccia per la sicurezza degli utenti che scambiano criptovalute.