Home > Altro > Archivio > Forex: sale il dollaro trainato dalle Fed. La sterlina scende per il rischio (…)
Forex: sale il dollaro trainato dalle Fed. La sterlina scende per il rischio Brexit
mercoledì 29 marzo 2017, di
Dopo aver toccato il minimo dopo 4 mesi, nella seduta di martedì il dollaro è risalito trainato dalle dichiarazioni di Stanley Fisher, il quale ha confermato due ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed. Discorso inverso per la sterlina; il cambio sterlina dollaro si è contratto per via delle pressioni connesse al negoziato sulla Brexit. Bruxelles attende il comunicato con il quale il governo britannico invocherà l’art.50 per uscire dall’UE.
Sul fronte del dollaro, gli analisti spiegano che la bocciatura della riforma sanitaria (alla quale hanno contribuito gli stessi Repubblicani) è già dietro le spalle; La normalizzazione della politica monetaria da parte della Fed e la possibilità che Trump riesca a perseguire gli obiettivi fiscali e di bilancio presenti in agenda hanno spinto il dollaro al rialzo.
Il deprezzamento della sterlina, invece, è strettamente correlato alle dinamiche riguardanti la Brexit. Il deprezzamento di mezzo punto percentuale rispetto al dollaro evidenzia i timori del mercato nei confronti del negoziato di recesso.
Sale il dollaro: rialzo dei tassi e riforme fiscali le cause
I mercati hanno osservato attentamente le recenti oscillazioni del dollaro. Nelle ultime sessioni, il biglietto verde ha bruciato tutto il rafforzamento avviato con l’elezione di Trump, quando l’euforia e la fiducia nel nuovo corso presidenziale avevano scortato Wall Street e il mercato valutario verso picchi mai registrati in questo decennio.
L’indice del dollaro ha registrato un rialzo passando da 98.858 (valore più basso mai registrato dal novembre scorso) a 99.751.
Naturalmente sul corso ribassista del dollaro nell’ultima settimana ha pesato la vicenda della riforma sanitaria. Gli ultraconservatori del Freedom Caucus hanno votato contro la “riforma della riforma” voluta da Trump in linea con i Democratici. I mercati hanno letto la vicenda come l’esempio lampante della debolezza di Trump; debolezza che si è tradotta in pressioni ribassiste sul dollaro.
Gli analisti ritengono che il mercato ora guardi a Trump con occhio clinico, cercando di saggiarne la leadership in ogni singolo momento. A cosa è dovuto allora il corso rialzista del dollaro registrato nelle ultime sedute? Principalmente al fatto che la Fed, per bocca di Stanley Fisher, prevede per quest’anno altri due rialzi dei tassi di interesse.
In più, come riportano gli analisti, la fiducia nei confronti dell’amministrazione Trump non si è ancora del tutto esaurita. È possibile che Trump riesca nel suo intento di tagliare le tasse e applicare forti stimoli fiscali all’economia. Una prospettiva, in aggiunta alla normalizzazione della politica monetaria da parte della Fed, che si sta riversando sul dollaro.
Sterlina in calo: pesano i rischi connessi alla Brexit
Per quanto riguarda la sterlina, il corso ribassista delle ultime settimane è da attribuire principalmente alle pressioni connesse alla Brexit. La Gran Bretagna è pronta a iniziare il negoziato di recesso dall’UE e la Brexit potrebbe materializzarsi nei prossimi due anni.
Naturalmente, sebbene gli scenari apocalittici disegnati da molti non incontrino la realtà, qualche rischio connesso alla Brexit sussiste. La BoE ha di recente sottoposto alcune banche ad uno stress test per testarne la capacità di reazione in caso di shock derivante dalla separazione della Gran Bretagna dal mercato unico. Il corso attuale della sterlina risente parecchio delle prospettive di bassa crescita e aumento dell’inflazione connesse a questo scenario.