Fiat Chrysler: passa da Melfi la rivoluzione dei SUV?

Da quando è stata ufficializzata la fusione tra Fiat Chrysler e PSA girano tante voci sul futuro degli stabilimenti italiani del gruppo guidato da Mike Manley. Una di quelle che sta facendo parlare maggiormente riguarda Melfi. Si dice infatti che lo stabilimento lucano del gruppo FCA possa diventare uno snodo cruciale di quella che nei prossimi anni potrebbe diventare una vera e propria rivoluzione all’interno del gruppo italo americano.

La rivoluzione di Fiat Chrysler potrebbe partire da Melfi

Melfi infatti nel lungo periodo potrebbe accogliere qualche modello del gruppo PSA come ad esempio il SUV Peugeot 3008. Inoltre si dice anche che tra alcuni anni il sito produttivo in cui attualmente vengono prodotto Jeep Renegade, Compass e Fiat 500X potrebbe diventare la base per la creazione di una nuova gamma di B-SUV di FCA.

Questi SUV che verrebbero prodotti a Melfi sarebbero tutti basati sulla piattaforma CMP del gruppo PSA. Questo ovviamente non potrà avvenire nel breve periodo in quanto lo stabilimento prima dovrebbe venire ristrutturato per poter accogliere la nuova produzione, ma nel medio e lungo termine gli stessi rappresentanti dei lavoratori non scartano a priori l’ipotesi. Tra i modelli che potrebbero venire prodotti a Melfi in futuro anche il famigerato Alfa Romeo B-SUV, un modello la cui produzione comunque non partirà prima della fine del 2022.

Una nuova famiglia di B-SUV potrebbe venire prodotta nello stabilimento Lucano

Su questo modello però oltre che lo stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Melfi ci sarebbero in lizza anche altri siti produttivi anche fuori dall’Italia. In particolare si vocifera che il nuovo SUV del Biscione potrebbe venire prodotto a Mulhouse in Francia , dove attualmente viene prodotto il crossover Peugeot 2008.

Al momento si tratta di semplici voci, sicuramente nei prossimi anni sapremo quelle che saranno le novità per FCA ed in particolare per Melfi che comunque in ogni caso continuerà ad essere protagonista nel futuro del gruppo italo americano. Ancora una volta molto dipenderà dalla volontà del futuro amministratore delegato Carlos Tavares.