Sempre più vicino il termine per la presentazione della Comunicazione Dati IVA, il documento fiscale necessario a dichiarare le differenti operazioni effettuate nel 2014 dai titolari di Partita IVA: ecco come compilarlo.
Sempre più vicina la scadenza del 28 Febbraio, il termine ultimo entro il quale i contribuenti titolari di Partita IVA dovranno redigere (per l’ultima volta dal momento che dal prossimo anno viene abolita) la Comunicazione Dati IVA, il documento con cui vengono dichiarate le differenti operazioni svolte durante il periodo d’imposta 2014.
Oltre alla scadenza e alle modalità di presentazione e alle novità introdotte dalla Legge di Stabilità è opportuno considerare le modalità di compilazione del modello.
Indicazioni generali
Tralasciando l’informativa sulla privacy (prima pagina), occorre inserire, nella seconda pagina, innanzi tutto i dati identificativi del contribuente, compreso il Codice dell’Attività svolta dal dichiarante stesso che può essere reperito sul sito dell’Agenzia delle Entrate ricercando la tabella per la classificazione delle attività economiche ATECO 2007.
La casella “eventi eccezionali” deve essere barrata se il termine di presentazione della comunicazione cade durante il periodo di sospensione dagli adempimenti previsto a causa di un evento eccezionale.
Gli importi dichiarati vanno indicati in unità di euro; le frazione decimale (ovvero i centesimi) viene arrotondata per eccesso se è uguale o maggiore a 50 centesimi mentre viene arrotondata per difetto se è inferiore a 50 centesimi. Negli spazi riservati ai centesimi è comunque presente, in modalità prestampata il doppio zero.
I contribuenti che effettuano liquidazioni trimestrali devono indicare nel modello tutte le operazioni effettuate nell’anno 2014, comprese quelle dell’ultimo trimestre (Ottobre - Dicembre 2014), al fine di far emergere l’Iva a debito o a credito relativa all’intero anno 2014.
Rigo CD1 Operazioni attive
Nel campo 1 deve essere indicato l’importo complessivo, al netto dell’Iva, di tutte le operazioni attive (cessioni di beni e prestazioni di servizi) effettuate nel 2014 rilevanti ai fini Iva (imponibili, non imponibili, esenti, ecc.), annotate nel registro delle fatture emesse o dei corrispettivi o comunque soggette a registrazione.
In questo campo occorre ricomprendere anche le operazioni extraterritoriali che, pur non essendo soggette a IVA, richiedono comunque obbligatoriamente l’emissione della fattura al soggetto straniero (servizi resi a soggetti extracomunitari passivi d’imposta).
Nel rigo CD1 non si indicano,invece, le operazioni esenti per le quali il contribuente ha optato per la dispensa dagli adempimenti di fatturazione e registrazione.
Se il contribuente ha effettuato anche “operazioni non imponibili” (com le esportazioni), “operazioni esenti” e/o “cessioni intracomunitarie di beni”, deve specificarne il relativo importo nelle successive caselle del rigo CD1 (nei campi da 2 a 4).
Nel campo 5 si indicano le vendite di beni strumentali effettuate nel 2014 (come attrezzature, arredi, mobili, telefonini) il cui importo è già compreso nei campi precedenti.
Rigo CD2 Operazioni passive
Nel campo 1 deve essere indicato l’ammontare complessivo di tutti gli acquisti, al netto dell’Iva, annotati o soggetti a registrazione nel 2014 sul registro degli acquisti (o su altri registri), compresi quelli con Iva indetraibile.
Nei campi da 2 a 4, si indica l’ammontare (incluso già nel campo 1) degli acquisti “non imponibili”, “esenti” (incluse le importazioni non soggette ad Iva) e “intracomunitari di beni”.
Nel campo 5 si indicano gli acquisti di beni strumentali effettuati nel 2014 già compresi nei campi precedenti. Si tratta dei beni materiali e immateriali ammortizzabili, compresi quelli di costo unitario fino a 516,46 euro. In questo campo si include anche il prezzo di riscatto per i beni già acquisiti in leasing (come macchinari, attrezzature, impianti) e dei beni strumentali non ammortizzabili, computando l’importo dei canoni relativi ai beni strumentali, acquisiti con contratti di leasing, usufrutto o locazione e l’importo relativo all’acquisto di beni strumentali non ammortizzabili (per esempio i terreni).

Rigo CD3 Importazioni di oro e rottami
Riguarda i contribuenti che hanno importato materiale d’oro, prodotti semilavorati in oro e argento puro. Per queste importazioni (il cui importo viene comunque compreso nel campo 1 del rigo CD2) l’Iva non viene versata in dogana, ma assolta attraverso la contemporanea annotazione della bolletta doganale sia nel registro delle fatture emesse o corrispettivi, che in quello degli acquisti.
Nello stesso rigo vanno indicate anche le importazioni di rottami e altri materiali di recupero. L’imponibile e l’imposta delle importazioni di oro e argento vanno evidenziati nei campi 1 e 2, mentre per le importazioni di rottami e altri materiali di recupero si devono compilare i campi 3 e 4.
Righi CD4 e CD5 Iva esigibile e Iva detratta
Nel rigo CD4 il contribuente è tenuto a indicare l’Iva esigibile, ossia l’Iva dovuta, relativa alle operazioni effettuate nel 2014 (compresa quella relativa alle operazioni effettuate in anni precedenti per le quali l’Iva è divenuta esigibile nel 2014, come le operazioni effettuate nei confronti dello Stato).
Il rigo CD5 serve, invece, per indicare l’importo complessivo dell’Iva detratta per il 2014. L’Iva degli acquisti intracomunitari di beni e servizi, compresi quelli effettuati con il cosiddetto metodo del “reverse charge” e l’Iva relativa agli acquisti da soggetti non residenti deve essere considerata, come Iva esigibile (risultante dal registro delle fatture emesse o dei corrispettivi) e, quindi, indicata nel rigo CD4 e come Iva detratta (così come risulta dal registro degli acquisti), nel rigo CD5. Ricordiamo che i contribuenti che nel 2014 hanno adottato speciali criteri di determinazione dell’Iva dovuta o di quella detraibile (come nel regime speciale agricolo), devono indicare in questi righi l’imposta risultante dall’applicazione dello speciale regime di appartenenza. Naturalmente, se il contribuente ha adottato un particolare regime che non prevede la detrazione dell’Iva (come il regime dei beni usati e delle agenzie di viaggio), il rigo CD5 non deve essere compilato per le operazioni alle quali detto regime si applica.
Rigo CD6 Iva dovuta o a credito
La differenza tra gli importi indicati nei precedenti righi CD4 e CD5 consente di determinare l’Iva a debito o a credito del 2014.
E’ comunque opportuno specificare che la Comunicazione Dati IVA non consente al contribuente di determinare in via definitiva l’Iva a credito o a debito del 2014 che viene, invece, determinata con la dichiarazione annuale Iva.
Per questo, in sede di Comunicazioni Dati IVA non devono essere prese in considerazione le eventuali operazioni di rettifica e conguaglio, come il calcolo definitivo del pro rata, né le compensazioni effettuate nell’anno, né il riporto del credito Iva del 2013, né i rimborsi infrannuali richiesti, né la parte di credito Iva che il contribuente intende chiedere a rimborso. Tutte queste informazioni dovranno essere indicate esclusivamente nella Dichiarazione Annuale Iva 2014 che deve essere presentata entro il 30 Settembre 2015.
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