Comunicatore ambientale: chi è, perché è importante e come diventarlo

Claudio Garau

4 Aprile 2022 - 16:36

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Il comunicatore ambientale è colui che si occupa di elaborare, realizzare e gestire progetti di comunicazione legati a tematiche ambientali. La sua attività fa parte dei cd. green jobs.

Comunicatore ambientale: chi è, perché è importante e come diventarlo

Parlare di comunicazione ambientale e delle funzioni del comunicatore ambientale appare oggi quanto mai doveroso. Siamo infatti innanzi ad una figura professionale, che si occupa di tutti i temi attinenti al rispetto dell’ambiente e all’ecologia.

Di seguito intendiamo dunque fare il punto sul profilo, le attività tipiche, i requisiti e la formazione del comunicatore ambientale: per questa via sarà possibile cogliere appieno la rilevanza del ruolo del professionista in oggetto e raccogliere alcune informazioni utili per intraprendere la carriera lavorativa nell’ambito. I dettagli.

Comunicatore ambientale: qual è il suo profilo?

Essere comunicatori ambientali significa svolgere uno dei cosiddetti green jobs, ossia una di quelle occupazioni che contribuiscono in modo incisivo a preservare e/o restaurare la qualità ambientale.

In linea generale, le attività che lo coinvolgono attengono alla progettazione e alla realizzazione di iniziative di sensibilizzazione, mirate a informare ed educare sulle tematiche ambientali e a riorientare i comportamenti delle persone verso una maggiore attenzione all’ambiente.

Il comunicatore ambientale rappresenta dunque la figura professionale che si occupa di elaborare, realizzare e gestire specifici progetti di comunicazione, legati a temi di tipo ambientale. Egli si impegna a far sì che le posizioni e le scelte svolte dall’organizzazione per cui lavora siano spiegate in modo preciso e trasparente. Ciò all’evidente fine di garantire una corretta informazione e comunicazione alla collettività.

In altre parole, la figura in oggetto è specializzata nel promuovere l’immagine ambientale di un ente, di una istituzione culturale (ad es un museo), di un’azienda, o di singole iniziative e strutture (ad es. una riserva naturale).

Inoltre, questa figura professionale può svolgere un’attività di promozione dell’immagine di enti e aziende, in un contesto più ampio di quello ambientale. Pensiamo ad esempio alla fase di gestione della comunicazione di enti che si occupano di cultura, servizi sociali, didattica, ecc. Anche questo può essere compito del comunicatore ambientale.

È tuttavia una figura professionale di recente introduzione nel nostro paese, pertanto i margini di attività e impiego per ora non sono ampi. Sicuramente con il passare del tempo, e con la progressiva rilevanza dei temi legati all’ambiente, le possibilità di lavoro sono destinate ad aumentare.

L’importanza del comunicatore ambientale: la lista delle sue principali attività

Onde fare piena chiarezza sui compiti di un comunicatore ambientale, vediamo di seguito quelle che sono le sue mansioni tipiche:

  • definizione della strategia comunicativa ambientale dell’organizzazione per cui lavora;
  • svolgimento di studi e analisi a 360° sui fabbisogni del territorio e correlate questioni inerenti all’attività, ai servizi e alle tematiche ambientali;
  • predisposizione del cd. piano di comunicazione ambientale, programmando altresì gli specifici mezzi di comunicazione da usare;
  • realizzazione di materiali informativi a carattere ambientale;
  • svolgimento di attività di orientamento e consulenza, circa le norme ambientali e i finanziamenti regionali, nazionali e UE;
  • promozione di iniziative mirate ad aumentare la consapevolezza e la sensibilità dell’opinione pubblica verso la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile;
  • svolgimento di attività di formazione e di educazione in collaborazione con le scuole;
  • organizzazione di eventi pubblici, conferenze, dibattiti, incontri con amministratori, politici, associazioni ecc.

Non solo. Nel compimento delle sue attività egli si relaziona con gli addetti marketing e con le funzioni coinvolte o beneficiarie dei processi della comunicazione (grafici, addetti alle relazioni esterne, organi di stampa, ecc.): ciò al fine di favorire la realizzazione di un dettagliato piano di comunicazione ambientale.

I requisiti per lavorare come comunicatore ambientale: ecco quali sono

Il comunicatore ambientale rappresenta una figura professionale ben definita, che include nel proprio bagaglio di conoscenze quelle inerenti alle problematiche di comunicazione ambientale e alle strategie della comunicazione d’impresa. Non solo: per svolgere efficacemente questa professione, è opportuno avere padronanza di almeno una lingua straniera, nel caso siano richiesti spostamenti all’estero. Un buon professionista dell’ambito deve infatti essere in grado di seguire l’evoluzione del dibattito internazionale sui temi green.

Nel quadro dei requisiti del comunicatore ambientale non deve mancare altresì una serie di soft skills, ossia attitudini personali che - almeno in parte - possono essere affinate con il tempo e con l’esperienza. Tra esse, a titolo meramente esemplificativo, menzioniamo le seguenti:

  • grande passione per le tematiche ambientali;
  • tenacia e perseveranza;
  • buone capacità di relazione e comunicazione, per relazionarsi in modo efficace con soggetti diversi (enti, imprese, professionisti);
  • spirito imprenditoriale;
  • abilità di progettazione e di organizzazione;
  • attitudine al lavoro in team;
  • propensione all’innovazione;
  • creatività;
  • propensione all’aggiornamento.

Svolgere il lavoro di comunicatore ambientale significa dover promuovere tematiche nuove e non di immediata comprensione per il grande pubblico. Ecco perché non deve sorprendere che non poche siano le capacità e abilità richieste alla figura in oggetto.

La formazione per diventare comunicatore ambientale

Se ci si domanda quale tipo di percorso formativo è opportuno svolgere per diventare comunicatore ambientale, rispondiamo che - senza ombra di dubbio - è assai opportuna una formazione di livello universitario, non bastando in sé il mero diploma di scuola superiore. Una laurea in scienze sociali o scienze politiche potrebbe rivelarsi molto adatta al lavoro in oggetto, e probabilmente ancor più un percorso di studi accademico nell’ambito della comunicazione. La laurea in relazioni pubbliche e quella in scienze della comunicazione - con un indirizzo in comunicazione istituzionale e di impresa - sono due titoli molto utili per entrare nel mondo della comunicazione ambientale.

Mentre la specializzazione nel settore ambientale è conseguibile attraverso corsi di perfezionamento post laurea o con corsi di formazione professionale ad hoc. Oggi sono attivi diversi master in materia, organizzati dalle principali università italiane.

In questi corsi l’interessato a svolgere la professione di comunicatore ambientale potrà sviluppare conoscenze in merito a temi come la legislazione italiana ed europea in ambito ambientale, le strategie della comunicazione pubblica e d’impresa o le tecniche della comunicazione sociale ambientale.

Conclusioni: comunicazione ambientale, mercato del lavoro e possibilità di guadagno

Alla luce di quanto detto finora, appare piuttosto chiaro che quella della comunicazione ambientale rappresenta una delle nuove professioni green. Anzi la tendenza all’evoluzione dei temi green e, in linea generale, la necessità di proporre
una nuova cultura della mobilità e delle sostenibilità in più settori (edilizia, rifiuti ecc.) impongono di intervenire, in particolare, per il tramite di azioni di sensibilizzazione e comunicazione sempre più efficaci.

Per questi scopi la figura del comunicatore ambientale si rivela centrale, e sicuramente nel medio-lungo termine la comunicazione ambientale darà luogo ad una varietà di offerte di lavoro sempre più estesa. In altre parole, anche in questo caso come per altre professioni che hanno ad oggetto la mobilità sostenibile e la tutela dell’ambiente, l’incremento delle occasioni di lavoro andrà di pari passo con la diffusione di una differente cultura e una maggiore sensibilità verso i temi della green economy.

Infine, sul piano delle aspettative retributive, ricordiamo che queste ultime sono molto diverse a seconda del tipo di collocazione organizzativa e del livello di responsabilità. Le possibilità di guadagno sono certamente correlate allo specifico contesto - nazionale o internazionale - in cui il comunicatore trova impiego.

Questa figura professionale, potenzialmente, può lavorare in una pluralità di ambiti, sia come consulente esterno che come dipendente. Tra essi ricordiamo i seguenti: PA, enti di ricerca e università, fondazioni, enti parco, agenzie per l’ambiente, associazioni ambientaliste, ONG, case editrici, agenzie di comunicazione, di pubblicità e di marketing e non solo.

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