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Bonus bebè 2013: domande entro l’11 luglio. Come fare?

venerdì 5 luglio 2013, di Valentina Pennacchio

Entro l’11 luglio è possibile inoltrare la domanda all’INPS per il cosiddetto bonus bebè, misura voluta dall’ex ministro Fornero per tutelare i diritti della neomamma, che si trova ancora negli 11 mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità obbligatorio (o gestante con data presunta del parto intorno a metà novembre, 4 mesi dalla presentazione della domanda), che decide di tornare al lavoro.

Il contributo economico potrà essere utilizzato in alternativa al congedo parentale, per pagare i servizi di asilo nido o babysitter. Se si è usufruito del congedo parentale, sarà possibile richiedere il contributo per il numero di mesi pari a quelli di congedo non ancora usufruiti.

A cosa si ha diritto? Ad un contributo di 300 euro per un massimo di 6 mesi. La graduatoria sarà resa nota a partire dal 22 luglio e verrà stilata in base all’ISEE, nonché, a parità di condizioni, in base alla velocità nel presentare la domanda.

Il budget complessivo a copertura del sostegno sarà pari a 20 milioni di euro. Una cifra che potrebbe soddisfare la richiesta di molte mamme alla luce di quanto spiegato da Luca Sabatini, direttore centrale Prestazioni a sostegno del reddito INPS:

“Sono quasi 3.000 le richieste giunte da parte delle mamme lavoratrici. La misura sta interessando molto e questi numeri sono molto significativi. Abbiamo stimato che, rispetto al budget complessivo di 20 milioni, se tutte le mamme chiedessero il massimo del beneficio, cioè sei mesi, potremmo soddisfare circa 11.000 richieste”.

Come presentare la domanda?

La domanda per il bonus bebè 2013 può essere inoltrata solo in via telematica tramite il sito dell’INPS, disponendo del PIN necessario per i servizi online dell’Istituto.

In procinto di inoltrare la domanda è necessario anche avere un ISEE aggiornato, perché sarà il criterio principe per stilare le graduatorie.

Nel momento in cui si compila online la domanda si dovrà specificare il tipo di servizio richiesto, ovvero voucher babysitter o asilo nido. In quest’ultimo caso, l’iscrizione dovrà già essere stata eseguita, scegliendo una struttura inserita nell’elenco disponibile sul sito dell’INPS. L’unica differenza tra le due opzioni risiede nel fatto che il voucher asilo nido viene erogato alla struttura, mentre quello baby sitter alla madre.

Una volta inviata la domanda sarà possibile modificare la struttura scelta solo nei seguenti casi:

  • cambio di residenza della lavoratrice;
  • cambio della sede di lavoro;
  • cancellazione dell’istituto scolastico dall’elenco INPS delle strutture eroganti servizi per l’infanzia.

Non potranno presentare la domanda le lavoratrici che:

  • sono autonome;
  • beneficiano di quanto disposto dal fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art. 19, c. 3 del decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 convertito dalla legge n. 248 del 4 agosto 2006;
  • sono totalmente esentate dal pagamento dei servizi pubblici o privati convenzionati per l’infanzia.

Cosa indicare nella domanda?

Nella domanda dovranno essere indicate le seguenti informazioni:

  • dati anagrafici, di residenza e/o di domicilio della lavoratrice;
  • numero di cellulare o indirizzo PEC o email per ricevere la comunicazione;
  • dati anagrafici del padre (nome, cognome, C.F., data di nascita, stato di nascita, provincia di nascita, luogo di nascita, cittadinanza, stato di residenza, provincia di residenza, luogo di residenza, indirizzo, numero civico e CAP, tipo di rapporto lavorativo, codice fiscale del datore di lavoro, periodi di congedo parentale fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio e presso quale datore di lavoro in caso di più rapporti lavorativi);
  • dati anagrafici del minore;
  • periodo di congedo parentale già fruito;
  • dati relativi al datore di lavoro/committente (nome, cognome/ragione sociale, C.F., PEC o e-mail del datore/committente, tipo di contratto o di collaborazione, data di iscrizione alla gestione separata (solo per le tipologie di lavoro che prevedono l’iscrizione alla gestione separata);
  • dichiarare di aver presentato la dichiarazione ISEE.

Particolarità

Ad oner del vero ci sono alcune precisazioni da fare:

  • la lavoratrice part time potrà beneficiare del bonus in misura riproporzionata (a causa del tempo parziale);
  • la lavoratrice iscritta alla gestione separata potrà usufruire del contributo per un periodo massimo di 3 mesi.

Per qualsiasi problema è possibile contattare il numero verde 803.164 per i numeri fissi o 06.164.164 per il mobile o consultare il bando.

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