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Blocco sfratti in scadenza, dal 1 gennaio 2014 migliaia di famiglie a rischio
lunedì 23 dicembre 2013, di
Blocco degli sfratti in scadenza al 31 gennaio 2013, ecco la nuova problematica che rischia di abbattersi sulla già drammatica emergenza abitativa nel nostro Paese. A denunciare ciò che rischia di accadere fin dal primo gennaio 2014 è il Codacons, che prospetta un imminente futuro di sfratti esecutivi a carico di migliaia di famiglie a basso reddito. Il nodo, infatti, è sempre quello: in una situazione di sempre più drammatica crisi economica, la questione della morosità incolpevole è ormai a dir poco dilagante. Dal 2012 i provvedimenti di sfratto sono più che raddoppiati (+54,5 per cento.
Ci sono speranze di una proroga del blocco degli sfratti nel 2014?
Quale futuro, quindi, per le migliaia di persone che non riescono più a pagare l’affitto e rischiano, con l’inizio del nuovo anno, di vedersi recapitare un provvedimento di sfratto esecutivo? Difficile dirlo. Il Governo, da parte sua, al momento non sembrerebbe intenzionato a procedere con un’ulteriore proroga del blocco degli sfratti: le misure adottate dall’esecutivo, infatti, finora si sono mostrate più orientate verso meccanismi di sostegno alternativi, come la creazione di un apposito Fondo per la cosiddetta morosità incolpevole. Non dimentichiamo, infatti, che il ministero più direttamente coinvolto nella questione dell’emergenza abitativa, fino ad ora, è stato quello delle Infrastrutture, con a capo Maurizio Lupi, che non ha mai mancato di manifestare la sua contrarietà verso eventuali provvedimenti di blocco degli sfratti. Se, infatti, da più parti si vocifera di un nuovo decreto sulla casa in arrivo già a gennaio 2014, non sono in molti a scommettere sul fatto che possa prevedere una proroga, come invece auspicato dal Codacons. Piuttosto, sembrerebbero pronte nuove risorse da destinare al già citato Fondo, oltre a misure in favore dei locatori, con una possibile ulteriore riduzione della cedolare secca sugli affitti.
2014: l’anno nero per la casa?
Sarà quindi il 2014 l’annus horribilis della casa? Certo il 2013, da questo punto di vista, non è stato tra i più esaltanti: l’eterna querelle dell’Imu, culminata con la questione a dir poco fantozziana della mini Imu ha a dir poco disorientato gli italiani, che ancora non hanno nessuna certezza su quanto dovranno effettivamente sborsare l’anno prossimo con l’introduzione della Iuc. Secondo quanto riportato giusto ieri dal Sole 24 ore, infatti, si parlerebbe già di un probabile aumento delle aliquote Tasi: dal 2,5 al 3,5 per mille per la prima casa, e dal 10,6 all’11,6 per mille sulle seconde abitazioni. Un’ipotesi che ha già scatenato l’allarme nei padroni di casa, con Confedilizia in prima linea pronta a minacciare “azioni forti” di non meglio specificata natura. Secondo l’associazione dei proprietari immobiliari, infatti, negli ultimi 4 anni il loro carico tributario è addirittura triplicato.