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Mini Imu - Tares: la rata slitta al 24 gennaio. Tutti gli emendamenti presentati oggi

domenica 15 dicembre 2013, di Vittoria Patanè

L’emendamento presentato oggi dal relatore Maino Marchi (Partito Democratico) prevede la proroga del pagamento della mini rata Imu e della maggiorazione sulla Tares dal 16 al 24 gennaio 2014.

I proprietari di prima casa avranno dunque più tempo per versare al Fisco quanto dovuto e calcolare quanto pagare in base all’aumento delle aliquote sulle abitazioni principali deciso in più di 2.500 Comuni italiani.

Stessa cosa per quanto riguarda coloro che non eseguiranno la maggiorazione standard della Tares entro il 16 dicembre. La scadenza viene prorogata di 8 giorni, data definitiva entro cui bisognerà adeguare la propria posizione.

L’emendamento

Maino Marchi, Deputato per il PD alla Camera, è stato relatore dell’emendamento alla Legge di Stabilità che prevede la proroga della scadenza della mini rata IMU dal 16 gennaio al 24 gennaio.

Lo scopo della misura è quello di permettere ai Caf, centri di assistenza fiscale, di effettuare i conteggi necessari al calcolo della rata in un tempo adeguato alla difficoltà della situazione.

Lo stesso provvedimento presentato dal relatore democratico differisce al 24 gennaio, il pagamento della maggiorazione standard della Tares. Lo slittamento interesserà però solo coloro che non avranno eseguito il versamento entro domani, 16 dicembre.

Sembra invece essere stata definitivamente messa da parte la possibilità di rendere detraibile dalla Tasi la mini rata Imu di gennaio, nonostante i vari emendamenti presentati nei giorni scorsi dai vari gruppi parlamentari nei quali si parlava di una copertura in un aumento dell’aliquota Tasi per la casa successiva alla seconda fino al 12,6 per mille.

Le altre misure

Presentati oggi anche altri emendamenti al ddl stabilità attualmente in analisi da parte della commissione bilancio della Camera.

Il primo prevede la creazione di un fondo per tagliare il cuneo fiscale finanziato da spending review e introiti provenienti dalla lotta all’evasione. Si prevedono inoltre una sanatoria per i contenziosi sui canoni per le spiagge, lo stanziamento di 950 milioni (fino al 2020) per salvaguardare gli altri 17mila esodati, mentre numerose semplificazioni andranno a favorire la costruzione di nuovi stadi, ma non di complessi di edilizia residenziale.

In ultimo, altri due emendamenti presentati oggi sbloccano 30 milioni per il bonus bebè e fissano all’1 per mille l’aliquota massima Tasi per i fabbricati rurali.

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