Autostrade, niente revoca ma c’è l’accordo: cosa prevede e perché Atlantia è decollata in Borsa

C. G.

15/07/2020

15/07/2020 - 13:13

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Azioni Atlantia in rally: cosa prevede l’accordo preliminare trovato questa mattina sul futuro di Autostrade per l’Italia?

Autostrade, niente revoca ma c’è l’accordo: cosa prevede e perché Atlantia è decollata in Borsa

Azioni Atlantia in volo dopo l’accordo su Autostrade trovato (in via preliminare) nelle prime ore della mattinata odierna.

In realtà il Consiglio dei ministri è iniziato nella tarda serata di ieri, martedì 14 luglio, ma le discussioni si sono protratte così a lungo da arrivare a chiudere soltanto intorno alle 05:00 del mattino.

L’accordo iniziale su Autostrade è stato trovato, cosa che ha spinto l’Italia intera a chiedersi cosa prevede, soprattutto alla luce delle più recenti discussioni sul tema. La revoca delle concessioni è stata messa da parte, almeno per il momento, ma a farsi strada è stata l’ipotesi della nazionalizzazione di Aspi.

Azioni Atlantia, c’è accordo su Autostrade: cosa prevede?

Ci siamo: Aspi sembra aver accolto tutte le richieste del governo. Se non rispettano gli impegni presi questa notte e che sono la base per l’intesa finale, sarà revoca”,

hanno affermato fonti governative al termine del Consiglio dei ministri.

Durante la notte Autostrade per l’Italia ha inviato ben quattro lettere nelle quali sono state progressivamente accettate tutte le richieste dell’esecutivo, cosa che ha permesso di raggiungere un accordo preliminare. Ma cosa prevede?

Innanzitutto il governo non procederà (almeno nello scenario di base) con la revoca delle concessioni, ma gestirà l’uscita dei Benetton dal capitale societario. La quota della famiglia scenderà dall’88% al 10%, e diventerà troppo esigua per poter entrare in Cda.

Aspi, poi, verrà scorporata da Atlantia, le cui azioni oggi hanno messo a segno progressioni superiori ai 24 punti percentuali.

Una volta operato lo scorporo e definita l’uscita dei Benetton ad entrare nel capitale di Autostrade sarà Cassa Depositi e Prestiti, che vanterà immediatamente una quota di maggioranza del 51%. Così terminerà la prima fase dell’accordo.

Nella seconda fase, invece, si procederà con la quotazione in Borsa della stessa Aspi: la presenza dello stato si rafforzerà mentre verrà agevolata l’entrata di nuovi soci e la conseguente ulteriore diluizione della quota dei Benetton.

Il Consiglio dei ministri terminato nelle prime ore della mattinata odierna ha dato mandato a CDP, al Tesoro e al Ministero dei Trasporti di dare il via ai negoziati con i Benetton, necessari a definire tutti i dettagli definitivi dell’accordo che porterà all’uscita graduale di Atlantia e all’ingresso dello Stato.

Autostrade dovrà tagliare le tariffe più di quanto fino ad ora proposto e dovrà altresì accettare di ridurre (ulteriormente) l’indennizzo previsto in caso di revoca delle concessioni.

Nei termini dell’intesa preliminare anche la necessità di rivedere prima o poi le clausole riguardanti le ipotesi di revoca per inadempimenti gravi.

Ecco dunque cosa prevede l’accordo su Autostrade trovato in via preliminare nell’ultimo Cdm. Le azioni Atlantia hanno già festeggiato le ultime notizie in merito, ma per i dettagli definitivi della conciliazione bisognerà attendere ancora. Le discussioni sulle condizioni definitive dell’intesa dovranno partire entro il 27 luglio.

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