730 precompilato 2023, troppi errori e senza modifiche si rischia di dover pagare

Patrizia Del Pidio

7 Giugno 2023 - 12:47

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Il 730 precompilato doveva semplificare la vita dei contribuenti ma sono pochissimi quelli che trovano tutte le giuste informazioni inserite.

730 precompilato 2023, troppi errori e senza modifiche si rischia di dover pagare

In piena stagione dichiarativa, quando il 730 precompilato dovrebbe semplificare la vita dei contribuenti ci si rende conto che non è proprio così. Troppi dati mancano, troppi sono sbagliati e in alcuni casi il contribuente che si affida al precompilato senza effettuare modifiche rischia di trovarsi a debito quando, magari, in realtà gli spetta un rimborso.

I Caf sono oberati di richieste e quello che doveva essere uno strumento per permettere al contribuente di presentare la dichiarazione dei redditi in autonomia si sta rivelando, invece, un’arma a doppio taglio che se non controllata rischia di fare più male che bene.

730 precompilato troppi errori

Sono pochissimi i contribuenti che possono inviare il proprio 730 precompilato senza apportare correzioni.

Già dal quadro dei familiari a carico non sempre i figli sono indicati con la giusta percentuale di carico fiscale, e già lì bisogna intervenire per non rischiare che un figlio risulti a carico al 100% per entrambi i genitori.

In alcuni casi, poi, se il carico fiscale del figlio, proprio per il fatto che risulta una percentuale maggiore al 100%, non viene inserito in automatico, si rischia che vengano cancellate le detrazioni per figlio a carico (se di età superiore ai 21 anni) che sono state riconosciute nel corso dell’anno in busta paga. O che spetterebbero a conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi. E questa già è una prima perdita economica per il contribuente.

Un altro errore che troppo spesso è presente nel 730 precompilato è quello della mancanza dei giorni di lavoro nel quadro C. In questo caso la perdita economica è molto più pesante se non si interviene inserendo i giorni in questione: al lavoratore, infatti, non sono conteggiate le detrazioni da lavoro dipendente spettanti. E neanche l’eventuale taglio del cuneo fiscale spettante.

Spese non inserite in automatico

Un Quadro dove troppo spesso si trovano lacune e mancanze è quello relativo agli oneri e spese sostenuti dal contribuente, il Quadro E. Facciamo un esempio che riguarda una larga parte della popolazione, quella dei genitori separati o divorziati: le spese sostenute per i figli, siano esse sanitarie, scolastiche o di altra natura, non sono pre inserite nella dichiarazione. In questo caso, però, la mancanza è giustificata dal fatto che l’amministrazione, ovviamente, non è a conoscenza di quale genitore abbia effettivamente sostenuto la spesa per il figlio e, quindi, non sa a chi imputare la detrazione.

Anche in questo caso, quindi, bisogna fare molta attenzione ed inserire le spese sostenute per i figli a carico nella percentuale che effettivamente si è avuta a carico della spesa (indipendentemente dalla percentuale del carico fiscale dei figli).

Affidarsi ad un Caf sembra essere la scelta migliore

Proprio per tutta questa serie di errori in cui è facile incappare nella dichiarazione dei redditi precompilata e per non rischiare di perdere detrazioni importanti che potrebbero spettare, il consiglio per chi non è più che pratico in questioni fiscali è quello di rivolgersi ad un Caf non tanto per le modifiche da apportare, ma almeno per avere conferma di aver inserito tutto quello che era necessario inserire nel 730/2023 precompilato.

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