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Sondaggi politici: gli elettori PD vorrebbero un’alleanza con MPD, bocciata Forza Italia

venerdì 13 ottobre 2017, di Alessandro Cipolla

Sondaggi politici: la grande maggioranza degli elettori del Partito Democratico vorrebbe che il suo partito formasse una coalizione più spostata a sinistra, con il Movimento Democratico e Progressista e il Campo Progressista in cima alle alleanze preferite.

Questo è quanto emergerebbe da uno dei sondaggi politici che Index Research ha realizzato per il programma de La7 PiazzaPulita. Oltre alle intenzioni di voto e cosa potrebbe succedere una volta chiuse le urne, l’istituto si è soffermato anche sull’elettorato dem interrogandolo su quale potrebbe essere il migliore alleato per il PD.

L’esito del sondaggio colpisce visto che in testa a questa speciale classifica c’è MPD, ovvero quegli scissionisti che soltanto pochi mesi fa hanno abbandonato il partito e per ultimo anche la maggioranza dopo lo strappo sul Def e sulla legge elettorale.

Anche Giuliano Pisapia sembrerebbe essere un possibile alleato molto gradito al popolo del PD, mentre raccolgono decisamente molti meno consensi degli eventuali accordi con Forza Italia e Alternativa Popolare.

Sondaggi politici: gli elettori PD guardano a sinistra

Dopo aver ottenuto non senza polemiche il via libera da parte della Camera, il Rosetellum-bis è appena approdato al Senato. Se anche a Palazzo Madama il governo dovesse porre il voto di fiducia sulla legge elettorale, allora il testo potrebbe in tempi molto brevi essere definitivamente approvato.

Con il Rosatellum-bis quindi verrebbero a tornare in auge le coalizioni, con i vari partiti che già stanno iniziando le grandi manovre a riguardo. Se nel centrodestra l’accordo ormai sembrerebbe essere stato trovato, sul fronte del centrosinistra il discorso è molto più complesso.

A riguardo è molto interessante osservare il risultato di un sondaggio politico realizzato da Index Research su quale sarebbe, secondo l’elettorato del PD, il migliore alleato alle prossime elezioni per il partito di Matteo Renzi.

  • MDP - 25,3%
  • Campo Progressista - 20,1%
  • Forza Italia - 9,8%
  • Alternativa Popolare - 3,9%
  • M5S - /
  • Non risponde - 40,9%

Il popolo del Partito Democratico quindi sarebbe propenso a ricucire lo strappo con Pier Luigi Bersani e soci, con anche la figura di Giuliano Pisapia che sembrerebbe riscontrare un buon indice di gradimento.

Discorso opposto invece per quanto riguarda le forze politiche centriste, dove comunque Forza Italia dell’ormai ex grande nemico Silvio Berlusconi sarebbe preferibile rispetto ad Angelino Alfano con il quale il PD ha governato negli ultimi anni.

Un centrosinistra unito quindi sembrerebbe essere il desiderio maggiore per il popolo del Partito Democratico. Alle prossime elezioni però la situazione potrebbe essere ben diversa visto la distanza ormai siderale che si è venuta a creare tra Renzi e Bersani.

Uno strappo non ricucibile

Nonostante il desiderio degli elettori, alle prossime elezioni il Partito Democratico e il resto della sinistra prenderanno due strade distinte e separate. Al momento infatti non sembrerebbero esserci margini neanche per imbastire un discorso.

Matteo Renzi infatti non ha mai perdonato a Pier Luigi Bersani non solo la scissione della scorsa primavera, ma anche campagna per il No al Referendum portata avanti da diversi esponenti del MPD.

Anche se un centrosinistra unito stando agli ultimi sondaggi elettorali potrebbe anche puntare alla vittoria elettorale, alle prossime elezioni ci saranno due schieramenti ben distinti che già stanno prendendo forma.

Da una parte infatti c’è il Partito Democratico che dovrebbe inglobare, dopo il divorzio tra Pisapia e gli scissionisti, anche l’ex sindaco di Milano che con ogni probabilità formerà una lista assieme a Emma Bonino e al ministro Carlo Calenda.

In bilico a riguardo è la posizione di Angelino Alfano: vista la legge elettorale che sta per essere approvata, Alternativa Popolare potrebbe appoggiare in alcuni collegi il candidato del PD e in altri presentarsi da sola.

Dopo che Giuliano Pisapia ha fatto le valigie, tutti i partiti di sinistra sono pronti a compattarsi alle prossime elezioni. L’unico fattore di disturbo infatti finora era proprio la presenza dell’ex sindaco di Milano, ora quindi non ci sarebbero più ostacoli alla formazione di una lista unitaria che così non dovrebbe avere problemi a superare la soglia di sbarramento del 3%.

Una eventuale alleanza tra Renzi e la sinistra in teoria potrebbe avvenire soltanto a urne chiuse per cercare di formare un governo dalle larghe intese. Anche a riguardo però i numeri potrebbero essere insufficienti anche allargandosi al centro, visto che questa nuova legge elettorale tutto sembrerebbe garantire fuorché anche un minimo di governabilità.

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