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Sciopero medici 16 maggio 2017: il Testo Unico è inaccettabile

lunedì 15 maggio 2017, di Vittorio Proietti

I sindacati dei medici e dei dirigenti del SSN italiano hanno indetto uno sciopero per domani contro il Testo Unico del Pubblico Impiego: il 16 maggio le sigle di rappresentanza della Sanità italiana effettueranno un sit in davanti a Palazzo Vidoni a Roma.

A preoccupare i sindacati dei medici italiani sono alcuni punti del Testo Unico sul Pubblico Impiego di competenza del Ministro Madia, cui le sigle hanno più volte proposto incontri e modifiche prima di ricorrere alla mobilitazione.

Le richieste di dialogo da parte dei sindacati dei medici e dirigenti sanitari, tuttavia, continuano a restare inascoltate: il precariato della Sanità italiana rischia di compromettere l’intero SSN, ma i delegati sindacali non intendono cedere.

Vediamo quali sono le ragioni dello sciopero dei medici e quali sono i punti discussi della Riforma della PA promossa dal Ministro Madia.

La Riforma della PA inaccettabile: le ragioni dello sciopero

Lo sciopero indetto per il 16 maggio dai sindacati dei medici e dirigenti sanitari di fronte al Palazzo Vidoni di Roma riporta alla luce precedenti richieste dei sindacati di medici e dirigenti della Sanità italiana, come testimoniato anche in questo articolo.

La Riforma della PA e del Pubblico Impiego, tuttavia, prosegue il suo corso e malgrado le richieste d’incontro partite dai sindacati come l’Anaao Assomed, il Ministro Madia continua a rifiutare proposte e modifiche.

Medici e sindacati espongono particolare preoccupazione per le categorie professionali associate ai fondi accessori citati all’Art. 23 del Testo Unico sul Pubblico Impiego. Congelando i fondi accessori, secondo i sindacati, si impedisce la valorizzazione del merito e l’accrescimento professionale dei medici.

I fondi accessori, così come imposto dalla Riforma della PA, restano bloccati ai livelli del 2016, alterando anche la remunerazione delle attività disagiate del SSN come reperibilità, lavoro notturno, festivi e straordinari. Inoltre, i fondi fungono da risorsa per il rinnovo dei contratti, attualmente bloccato.

Lo sciopero contro il precariato nella Sanità: il SSN è a rischio

Lo sciopero per il ripristino dei fondi accessori, infatti, evidenzia anche un ulteriore problema non risolto dalla PA sottoposta a Riforma dal Ministro Madia e cioè la mancata stabilizzazione del precariato in Sanità e il blocco delle nuove assunzioni, la cui responsabilità ricade in parte anche sulle Regioni.

Il mancato rinnovo dei contratti nella Sanità italiana, secondo le stime dei sindacati dei medici, porterà a situazioni sempre più gravose nei presidi del SSN, generando disservizi in ospedali e pronto soccorso a scapito di tutti i cittadini. Sono molti infatti gli errori fatali dovuti al sovraffollamento, si veda questo caso in triage.

Medici e dirigenti sanitari lamentano un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro del personale della Sanità italiana, con un mancato riconoscimento del ruolo assunto nel contesto del pubblico impiego, oltre che del valore professionale.

Alleghiamo il comunicato dell’Anaao Assomed sullo sciopero, sperando che la mobilitazione riporti ad una discussione costruttiva tra dipendenti della Sanità e Ministero.

Sciopero 16 maggio 2017 comunicato Anaao Assomed
Clicca sull’icona per scaricare il comunicato in formato PDF

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