Paolo Savona rassicura l’Europa: “Euro indispensabile, piano B non esiste”

Secondo Paolo Savona non si tratterebbe di una sorta di abiura perché “sono cose che non ho mai detto”, ma senza dubbio il neo ministro per gli Affari Europei ha aggiustato di molto il tiro su temi come l’Euro e l’Unione Europea.

Alla presentazione del suo ultimo libro Paolo Savona ha rassicurato così l’Europa e i tanti giornalisti stranieri presenti, spendendo parole al miele sulla moneta unica e ribadendo come non esista il famoso piano B per l’uscita dell’Italia dall’Euro.

Il nuovo Paolo Savona

Si intitola Come un Incubo Come un Sogno l’ultima fatica letteraria di Paolo Savona, una sorta di autobiografia edita da Rubbettino, con la conferenza stampa di presentazione del libro che è stata particolarmente affollata e seguita dopo il clamore degli ultimi tempi.

Come ben sappiamo, il professor Savona è stato il pomo della discordia che aveva fatto naufragare, in un primo momento, la possibile nascita del governo Lega-Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.

Il Quirinale infatti si era opposto alla nomina del professore sardo al dicastero dell’Economia, visto che nel 2015 Savona era stato tra i firmatari di un documento intitolato Guida Pratica all’Uscita dall’Euro, dove si teorizzava un piano B per dire addio alla moneta unica per passare a una Nuova Lira.

Alla fine per far partire il governo si è giunti al compromesso dello spostamento del professore al Ministero degli Affari Europei, con il suo amico Giovanni Tria che invece è stato nominato all’Economia.

Ecco spiegata dunque la grande curiosità che circondava la prima uscita da ministro di Paolo Savona. L’occasione poi era più che adatta visto che si trattava della presentazione del suo nuovo libro che, nella fascetta di copertina, reca la poco rassicurante frase “Il libro che fa tremare l’Europa”.

Capisco che la stampa aspetta informazioni, io le darò quando il governo avrà assunto un orientamento preciso su come comportarsi. Posso rappresentare non le mie idee personali che sono nel libro, ma le idee del governo di cui faccio parte. Mi dedicate comunque un’attenzione sproporzionata, provo disagio.[...] Non esiste nessun piano B e non ho mai chiesto di uscire dall’euro.

Le idee del professore quindi rimangono (l’Italia dovrebbe avere pronto un eventuale progetto per abbandonare l’eurozona), ma resteranno fuori dall’azione di governo del nuovo ministro a cui è stato affidato un dicastero importante come quello degli Affari Europei.

Nella veste anche di ministro del governo Conte, il professor Savona durante la presentazione del suo libro è stato molto più diplomatico rispetto al passato, smorzando i toni per cercare di rassicurare l’Europa in merito al suo operato dopo la burrasca delle scorse settimane.

L’euro non solo ha aspetti positivi ma indispensabili: se vuoi avere un mercato unico devi avere una moneta unica, perché se permetti all’interno di un mercato che le monete si muovano tu rompi l’unità del mercato.

Parole queste decisamente più moderate e in linea con quelli del precedente governo, anche se Savona non risparmia qualche appunto all’Unione Europea con la Bce che secondo il professore si dovrebbe dotare “di uno statuto simile a quello delle banche centrali principali, come la Fed e deve avere il potere di intervenire sui cambi, è fondamentale”.

Nelle strategie comunitarie Savona infine spera di poter far fronte comune con Emmanuel Macron, che non ha usato parole amichevoli verso l’Italia per la questione della nave Aquarius, sposando il progetto di riforma dell’Unione dell’inquilino dell’Eliseo che sarà al centro del delicatissimo Consiglio Europeo di fine giugno.