OK del CDA di MPS all’aumento di capitale a servizio dell’OPS su Mediobanca. L’ammontare, mentre Nagel presenta oggi piano aggiornato al 2028.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, riunitosi nella giornata di ieri, giovedì 26 giugno 2025 sotto la presidenza di Nicola Maione, a seguito della delega conferita dall’assemblea straordinaria dei soci che si è tenuta lo scorso 17 aprile, ha dato l’ok a una operazione di aumento di capitale a servizio dell’OPS lanciata su Mediobanca.
MPS, ok CDA ad aumento di capitale a servizio OPS Mediobanca. L’importo
Del valore di 13.194.910.000, oltre sovrapprezzo, dunque di 13,2 miliardi circa, l’aumento di capitale di MPS si sostanzierà nella emissione di 2.230.000.000 azioni ordinarie, in una o più volte e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione.
Tra i documenti che verranno messi a disposizione del pubblico nella sede sociale del Monte dei Paschi, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE e sul sito istituzionale della banca (www.gruppomps.it, nella sezione Corporate Governance), la relazione illustrativa del CDA e il parere della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni di MPS da offrire in scambio nell’OPS promossa su Mediobanca.
Oggi giorno clou per Mediobanca, Nagel aggiorna piano al 2028. Più dividendi?
Oggi altra giornata campale in quello che è diventato uno scontro tra MPS e Mediobanca, e per alcuni osservatori di mercato, tra lo Stato e il mercato, anche se il governo Meloni ha sempre negato di avere agito da regista nell’OPS lanciata dalla banca senese. Grande attesa per la presentazione dell’aggiornanento del piano industriale di Mediobanca al 2028, che avverrà stamattina, da parte del CEO di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel. (il piano attuale si ferma al 2026). Mediobanca ha fissato a oggi, venerdì 27 giugno 2025, il giorno in cui il CEO Alberto Nagel aggiornerà i target finanziari del business plan “One Brand-One Culture”, come si legge, del periodo 2025-2028.
La decisione sarebbe stata presa per allineare la scadenza del piano industriale a quella del piano di MPS, che scade nel 2028, al fine di consentire agli azionisti di Mediobanca di valutare la differenza tra quanto possono trarre beneficio da una Mediobanca in stile standalone - in primis sui dividendi che possono incassare - e l’offerta proposta dal Monte. L’idea di Piazzetta Cuccia sarebbe proprio quella di offrire più dividendi ai soci.
Ieri il titolo MPS, quotato sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari, ha chiuso la giornata di contrattazioni cedendo l’1,39% a 7,246 euro, mentre le azioni MPS-Monte dei Paschi di Siena hanno concluso la sessione in flessione dell’1,24%, a 19,58 -1,24%.
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