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Messa in stato di accusa del presidente della Repubblica chiesta dalle forze politiche
domenica 27 maggio 2018, di
La Lega, il Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia hanno fatto trapelare la volontà di mettere sotto stato d’accusa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’impeachment o messa in stato di accusa si fonderebbe sul presunto tradimento della Costituzione e degli interessi nazionali da parte del capo dello Stato.
Il riferimento esplicito delle forze politiche è all’articolo 90 della Costituzione:
“Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri”
La richiesta ufficiale è arrivata per prima dal profilo Facebook di Giorgia Meloni dove la leader di Fratelli d’Italia annuncia che:
“Se il veto su Savona impedisse la formazione del governo chiederemo al Parlamento la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica!”
Nella fase finale della diretta di Enrico Mentana, il direttore de il Tg La7 ha annunciato che fonti autorevoli del M5S hanno confermato che stanno valutando la messa in stato di accusa - impeachment del presidente della Repubblica e Capo dello Stato Sergio Mattarella.
A questo punto è davvero complicato comprendere quale possa essere lo scenario futuro, ovvero se andare a votare in autunno, attendere la nomina di un Governo del Presidente o, nel più drammatico dei casi, assistere alla messa in stato di accusa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.