Marcello Minenna, chi è e perché è stato arrestato?

Ilena D’Errico

23 Giugno 2023 - 13:06

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Marcello Minenna è indagato dalla procura di Forlì. Corruzione, traffico di stupefacenti, lucro sulla pandemia, Ecco chi è Marcello Minenna e perché è stato arrestato.

Marcello Minenna, chi è e perché è stato arrestato?

Marcello Minenna, ex direttore dell’Agenzia delle dogane, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul maxi appalto per una fornitura di mascherine durante la pandemia. L’inchiesta, in realtà, ha origini ben precedenti, risale in particolare al sequestro di una massiccia quantità di cocaina su un camion proveniente dal Belgio. Le indagini hanno rivelato il coinvolgimento di Minenna, insieme a quello di Gianluca Pini, ex parlamentare della Lega. Cerchiamo di fare chiarezza: ecco chi è Marcello Minenna, cosa c’entra con l’inchiesta e perché è stato arrestato.

Chi è Marcello Minenna

Marcello Minenna, 52enne nato a Bari, è da ieri agli arresti domiciliari su richiesta della procura di Forlì. “Una personalità criminale”, così è stato definito dal giudice che ha visionato l’indagine su una particolare fornitura di mascherine durante l’epidemia di Covid19. Ciononostante, Minenna ha ricoperto nella sua carriera lavorativa diversi ruoli di rilievo, anche nell’apparato pubblico.

Dopo la laurea in Economia alla Bocconi, Minenna ha lavorato presso la Procter & Gamble nel dipartimento market research. Economista esperto, particolarmente nel settore della finanza stocastica, Marcello Minenna ha da quel momento in poi visto una carriera tutta in ascesa. Nel 1996 è approdato alla Consob e ha iniziato a guidarne l’ufficio dell’ispettorato nel 2015.

Nello stesso anno è entrato a far parte del gruppo tecnico che ha affiancato Francesco Paolo Tronca, all’epoca commissario straordinario per Roma Capitale. Nel luglio 2016, poi, Marcello Minenna è diventato assessore al Bilancio nella giunta di Virginia Raggi.

Proprio con l’appoggio del Movimento 5 Stelle, Minenna ha assunto il ruolo di direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nel gennaio del 2020. Infine, con l’entrata del governo Meloni, è diventato assessore in Calabria, con la piena fiducia del governatore Roberto Occhiuto, che ne ha difeso la posizione anche in seguito all’arresto. I fatti contestati dalla procura, comunque, risalgono al periodo di direzione dell’Agenzia della Dogana. Anche se il governatore è piuttosto fiducioso, le dichiarazioni del tribunale sono piuttosto gravi. In seguito alle indagini preliminari, Minenna è stato definito come delinquente abituale.

Perché Marcello Minenna è stato arrestato

La procura di Forlì ha arrestato Marcello Minenna e Gianlunca Pini, con l’accusa di aver realizzato un pactum sceleris. Questa locuzione, traducibile letteralmente in patto di scelleratezza, si riferisce a un accordo volto a commettere dei delitti. Sostanzialmente si tratta di un’associazione a delinquere in cui, secondo l’ipotesi della procura, Minenna avrebbe acconsentito alle richieste di Pini sull’importazione di merci, in cambio di promesse sulla sua carica pubblica.

Nel dettaglio, pare che Gianluca Pini avesse garantito a Minenna la conferma nella direzione dell’Agenzia della Dogana in seguito al cambio di governo, oltre ad avvalorare la sua posizione all’interno della Lega, partito di cui Pini era rappresentante in Parlamento. In base all’ipotesi accusatoria pare che non si sia trattato di un unico episodio, bensì di un vero e proprio sistema consolidato fra i due, attuato in diverse occasioni.

Tra i principali capi d’accusa c’è il lucro sulla pandemia, in riferimento all’appalto milionario con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non ci fosse alcuna competenza aziendale che ne giustificasse la portata. I reati contestati dalla procura sono comunque molti altri, che nel complesso hanno portato alla definizione nell’ordinanza di “un costante modus operandi delinquenziale, ripetibile in ogni altra istituzione nella quale egli è chiamato a svolgere un ruolo di rilievo, quale è quello attuale di Assessore della Giunta regionale calabrese” riferendosi, naturalmente, a Minenna.

Estremamente rilevante nell’inchiesta, anche il sequestro di cocaina – ben 28 kg – avvenuto a gennaio 2020 su un camion proveniente dal Belgio. Dalle indagini è emerso il ruolo di Minenna nel traffico di stupefacenti, dato che le intercettazioni hanno rivelato il rapporto con l’ex parlamentare Pini. Il Gip ha poi rilevato che Pini ha creato diversi legami istituzionali, mentre Minenna è stato già accusato di violenza, minaccia e calunnia ai danni di altri dirigenti dell’Ag.

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