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Forex, peso messicano crolla con Trump: minimi storici contro dollaro ed euro
mercoledì 9 novembre 2016, di
Il peso messicano registra, a questa mattina, la variazione più importante in tutto il Forex e i cambi USD/MXN ed EUR/MXN raggiungono nuovi massimi storici.
Le borse accolgono in rosso l’esito delle elezioni USA, il dollaro perde terreno ma le reazioni, dopo un primo avvio deciso, sembrano pazientare in attesa che aprano i mercati negli Stati Uniti.
Le conseguenze della vittoria di Trump sono temute ma ancora non del tutto chiare, le prossime ore o meglio ancora i prossimi giorni renderanno più esplicito il reale impatto, a breve termine, dell’inaspettata elezione del candidato repubblicano.
Intanto il rialzo dei metalli preziosi e il crollo del peso messicano si presentano come le due reazioni più decise, vediamo quindi di analizzare quest’ultima e capire cosa sta accadendo nei cambi dollaro-peso ed euro-peso.
Forex, peso messicano nel baratro con Trump: dollaro ed euro su con elezioni USA
L’elezione a nuovo presidente degli Stati Uniti di Donald Trump ha colpito nel segno, causando un iniziale contraccolpo ai mercati di tutto il mondo, visti gli squilibri che questa elezione potrebbe causare all’ordine geopolitico mondiale.
I sondaggi che vedevano in vantaggio la Clinton e che avevano risollevato il peso messicano nel pre-election day sono stati il trampolino dal quale è iniziato il crollo della valuta centroamericana.
Insieme al rialzo dei beni rifugio, come detto, la caduta libera del peso è stato l’evento dalle conseguenze più drastiche tra quelli scatenati dalla vittoria del candidato repubblicano.
Il cambio USD/MXN è arrivato a guadagnare nella sola giornata di oggi fino a oltre il +13%, passando dal minimo a 18,2 fino al nuovo record a quota 20,7, il più ampio movimento degli ultimi 20 anni.
Era chiaro come il peso messicano fosse diventato uno dei termometri più affidabili delle elezioni USA, come affermato anche da Gautam Kalani, FX strategist di Deutsche Bank:
“Molte delle attenzioni e delle intenzioni pre-elettorali di Trump si sono concentrate sul Messico, sugli scambi commerciali e sulla messa in discussione degli accordi NAFTA, sul libero commercio tra i paesi. ”
Che ci fosse quindi una reazione della moneta messicana era scontato, meno lo è guardare l’ampiezza del movimento avuto nelle scorse ore:
Nel grafico D1 spicca chiaramente la candela di oggi, il cui rialzo ha ora ritracciato il suo andamento fino alla resistenza/supporto a quota 19,9, livello che segnò i massimi di fine settembre, ora completamente rivisti.
Le prospettive di USD/MXN al di sopra di questo livello, dove il cambio sembra chiaramente intenzionato ad andare, non vedono la presenza di nessun target se non il massimo intraday a 20,7.
Per avere un’idea di quanto in là potrà spingersi la svalutazione del peso messicano sarà necessario attendere i prossimi segnali da parte di Trump, per capire dove si posiziona il limite tra le affermazioni della campagna elettorale e le reali intenzioni del neo-presidente USA.
Intanto i mercati non possono che vedere un futuro difficile per il Messico e quindi per la sua valuta, situazione che si riflette anche nel cambio lo vedo contrapposto all’euro, come osservabile dal seguente grafico:
Il cambio EUR/MXN ha anch’esso stabilito nuovi record storici oltre quota 23,4, dopo il minimo di giornata segnato a 20,0.
Il ritracciamento vede per ora il ritorno al di sotto dei massimi di fine settembre a 22,4, che rappresentano quindi il primo target da superare e da trasformare in supporto, prima di tentare la strada verso nuovi record, in attesa di capire quanto serie siano le intenzioni di Trump.

