CU 2024, in quali casi il sostituto non deve indicare i dati dei figli a carico?

Nadia Pascale

11 Gennaio 2024 - 13:13

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Il sostituto di imposta deve indicare nella CU2024 (Certificazione Unica) i dati anagrafici dei figli per i quali si percepisce l’assegno unico? A chiarire i dubbi è l’Agenzia delle Entrate.

CU 2024, in quali casi il sostituto non deve indicare i dati dei figli a carico?

Come cambiano gli adempimenti del sostituto di imposta relativi alla CU 2024 con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico?
Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico i sostituti di imposta (in genere il datore di lavoro) non devono indicare i dati anagrafici dei figli nella Certificazione Unica (CU2024).

Vi sono però delle eccezioni a tale regola generale e sono indicate nota 386245 del 27 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate, che va a integrare la Risoluzione 55/E del 3 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate.

Ecco in quali casi il sostituto di imposta non deve indicare i dati anagrafici dei figli nella CU2024.

CU2024, salta l’obbligo di completare il quadro dei figli a carico

La regola generale è che i dati anagrafici dei figli devono essere indicati nella Certificazione Unica nel caso in cui il genitore debba far valere delle detrazioni o deduzioni fiscali.

Naturalmente non si possono ottenere le detrazioni per figli a carico percettori dell’Assegno Unico, ma vi sono ulteriori spese che possono essere portate in detrazione anche percependo tali importi.

La nota 386245 dell’AdE sottolinea che il sostituto di imposta non è tenuto a indicare i dati (codice fiscale) dei figli a carico per i quali si percepisce l’Assegno Unico.
Vi sono però delle eccezioni, è tenuto a indicare tali dati nel caso in cui sia in possesso dei dati anagrafici del figlio e si verifichino le seguenti condizioni:

  • il dipendente in sede di conguaglio fiscale chiede al sostituto di imposta il riconoscimento di detrazioni per spese per i figli;
  • quando sono previste agevolazioni nel calcolo delle addizionali regionali;
  • in presenza di benefit aziendali e servizi riconosciuti ai dipendenti in favore dei figli e che non concorrono alla determinazione del reddito (ad esempio corsi), nel limite non imponibile di 3.000 euro;
  • quando il dipendente chiede il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico (con età superiore ai 21 anni).

Esclusi questi casi specifici, il sostituto di imposta non è più tenuto a indicare i dati anagrafici dei figli a carico all’interno della CU 2024.

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