Bolletta troppo alta? Cosa fare per pagare meno

Stefano Rizzuti

27 Dicembre 2022 - 10:43

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Dalle fasce orarie in cui ridurre i consumi a una serie di consigli per spendere di meno in bolletta: i consigli di Terna per pagare meno ed evitare l’emergenza.

Bolletta troppo alta? Cosa fare per pagare meno

Ridurre il consumo di elettricità e contenere i costi delle bollette troppo alte. Per questi due scopi Terna ha lanciato Ecologio, una sorta di orologio, una bussola, utile per provare a mitigare i costi delle tariffe elettriche ed evitare un sovraccarico della rete a livello nazionale.

A cosa serve e come può essere utilizzata questa applicazione? Uno degli obiettivi primari è quello di indicare la fascia oraria in cui si registrano i picchi di consumi, fornendo così agli utenti elementi utili per capire quando ridurre l’uso dell’energia elettrica e di conseguenze tagliare i costi per l’intero sistema.

Ecologio indicherà anche le ore critiche - definite gialle e rosse -, ovvero quelle in cui il sistema è più in sovraccarico e possono nascere anche rischi per la sicurezza dei servizi. Di fatto può essere considerata una sorta di guida per ridurre i consumi elettrici, sulla scorta di quanto previsto anche dal regolamento Ue: la strategia comunitaria è quella di ridurre del 10% il consumo volontario dell’elettricità, con un ulteriore calo del 5% (in questo caso obbligatorio) nelle ore di punta.

Bollette, cosa fare per ridurre i costi

Terna non si limita a suggerire gli intervalli di tempo in cui ridurre o aumentare i consumi, ma fornisce anche alcune indicazioni sui sistemi da adottare per ridurre i consumi. Si tratta di alcuni accorgimenti che comportano dei risparmi concreti in bolletta. Molti di questi, in effetti, sono già noti, come per esempio utilizzare gli elettrodomestici solamente a pieno carico.

Un altro consiglio è quello di sbrinare regolarmente il frigo e il freezer. Oltre alla maggiore attenzione alle fasce orarie, prediligendo quelle più convenienti, Terna suggerisce anche di staccare sempre le prese degli alimentatori e di spegnere i dispositivi in stand-by. Bisogna poi prestare attenzione alle lampadine da non lasciare accese nelle stanze non in uso.

Un altro trucco può essere quello di utilizzare le pompe di calore al posto delle caldaie a gas per riscaldare gli ambienti. Per quanto possibile, si suggerisce anche di ricorrere a elettrodomestici di classe A e a lampadine a led.

Quanto si può risparmiare in bolletta con questi consigli

Mettendo insieme tutti i suggerimenti forniti nella sua guida, Terna ipotizza che un consumatore medio può arrivare a risparmiare fino a circa mille euro in un anno sul costo delle bollette dell’energia elettrica. Accorgimenti, quindi, che possono pesare molto sul portafogli.

Gli orari per i consumi elettrici

Con la funzionalità Ecologio, disponibile su tutti i dispositivi, Terna mette a disposizione uno strumento per capire quali siano i migliori momenti per attivare gli elettrodomestici e quando, invece, è giusto ridurre il più possibile i consumi. Quando si attiva, l’applicazione permette di identificare quattro diversi orari.

La prima è l’ora normale, in cui è possibile consumare regolarmente: in questa fascia la disponibilità di energia elettrica in Italia è superiore al consumo d’energia atteso. Poi si passa all’orario sensibile, in cui si consiglia di aumentare i risparmi: si verifica quando la disponibilità della produzione d’energia in Italia, sommata all’import previsto dai Paesi confinanti, è superiore al consumo atteso.

La terza fascia è quella dell’orario potenzialmente critico, in cui bisogna ridurre i consumi non indispensabili: scatta quando la disponibilità della produzione nazionale, sommata alla previsione dell’import, è in linea con il consumo atteso di energia elettrica.

L’ultima è l’ora critica, in cui è consigliato evitare tutti i consumi a eccezione di quelli improrogabili. In questo caso scatta l’allerta quando la produzione italiana, sommata alle previsioni di import, è inferiore al consumo atteso. Senza risparmi il rischio è che scatti il piano d’emergenza, quindi la possibilità di un distacco dell’alimentazione a rotazione dei carichi per evitare il pericolo di carenza energetica.

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