Trump risponde a Putin: “Abbiamo le migliori armi”. Pronta una nuova difesa missilistica

Non si è fatta attendere la risposta degli Stati Uniti alla Russia, dopo che Mosca a fine anno ha testato con successo Avangard, una nuova arma nucleare che può viaggiare per 6.000 chilometri senza essere intercettata.

Anche se ha ammesso i progressi degli avversari, Donald Trump ha voluto subito rassicurare gli americani annunciando un nuovo piano di difesa missilistica “siamo buoni giocatori, ma possiamo essere peggio di chiunque altro se necessario”.

Trump non teme i missili russi

Si vis pacem, para bellum. Una locuzione latina questa che rende perfettamente l’idea del nuovo clima geopolitico che si respira. Per gli Stati Uniti e la Russia infatti la Guerra Fredda non sembrerebbe essere mai finita.

Ecco dunque che poco dopo Natale Vladimir Putin ha assistito in persona al test della nuova arma ipersonica di Mosca, un missile intercontinentale che può trasportare testate atomiche che al momento, stando a quanto dichiarato dal Cremlino, non sarebbe intercettabile da alcun sistema di difesa antimissilistico.

Un annuncio che ha messo in allerta l’Occidente, anche perché sempre Putin durante la conferenza stampa di fine anno ha tranquillamente ammesso che “arriveranno i missili” in caso di un attacco subito.

Tra dichiarazioni e test è sembrato quasi che la Russia si stesse per preparare a una guerra dove potrebbe succedere di tutto. “Confido che l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio” ha sempre dichiarato poi il presidente russo.

E l’America cosa fa di fronte a questo sfoggio di forza militare? Donald Trump non è certo il tipo che si tira indietro quando si tratta di fare sfoggio dei muscoli, anche se il tycoon ha ammesso che gli avversari stanno “incrementando la loro capacità di attacchi letali”.

Il riferimento è a Russia, Cina e Corea del Nord, ma Trump ha pronta l’installazione di “venti nuovi sistemi di difesa missilistica in Alaska”, rassicurando gli americani che “presto saremo più potenti che mai, è così che deve essere”.

Una nuova corsa agli armamenti che secondo il Presidente statunitense coinvolgerà anche l’Europa “saranno pronti a pagare per i migliori missili del mondo”, segno di un rinnovato clima di tensione generale.

La questione Ucraina e quella mediorientale sono ancora dei fronti aperti, ma la conclamata forza militare di Stati Uniti e Russia finora è sempre stata il maggior deterrente per lo scoppio di un conflitto diretto tra le due superpotenze. Si vis pacem, para bellum. Appunto.