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Trump si tira indietro: Cina non manipola valuta, Yellen e tassi bassi vanno bene
giovedì 13 aprile 2017, di
Donald Trump, in una sola intervista, si rimangia molte delle promesse fatte durante la campagna elettorale, prima di diventare presidente degli Stati Uniti.
La Cina non manipola la sua valuta: Trump ha riferito che la sua amministrazione non etichetterà l’economia cinese come manipolatrice di valuta, disilludendo una delle sue promesse elettorali.
Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha lasciato aperta la possibilità di ri-nominare Janet Yellen come presidente della Federal Reserve, anche dopo tutte le critiche mosse contro di lei.
Trump ha deciso di rilasciare queste dichiarazioni giorni dopo l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping. La Cina precedentemente era stata accusata di svalutare lo yuan per rendere le sue esportazioni più concorrenziale contro i beni statunitensi e Janet Yellen era stata insultata per la sua politica dei tassi bassi e accusata di aver volontariamente sostenuto l’amministrazione Obama.
Trump: Cina non manipola valuta
Prima delle elezioni, Trump aveva paragonato questa pratica della Cina ad una violenza sessuale degli Stati Uniti, e aveva promesso di definire ufficialmente la Cina una manipolatrice di valuta nel suo primo giorno in carica in qualità di presidente.
Una decisione del genere avrebbe innescato dei confronti tra i Paesi e potenzialmente portato all’imposizione di sanzioni.
Ma in un’intervista con il Wall Street Journal mercoledì, Trump ha riferito che la Cina non è una "manipolatrice di valuta" da qualche tempo e che è impegnata ad impedire un ulteriore indebolimento.
Trump: il dollaro troppo forte è colpa mia
Trump ha dichiarato:
"Credo che il nostro dollaro stia diventando troppo forte, e in parte è colpa mia perché la gente ha fiducia in me".
Ha aggiunto che un dollaro forte porta a dei benefici, ma che potrebbe finire per danneggiare l’economia degli Stati Uniti.
"[È] molto, molto difficile competere quando si dispone di un dollaro forte e altri paesi stanno svalutando la loro moneta".
Trump verso la conferma della Yellen
Trump è stato molto critico contro la Yellen in passato, dicendo che la politica dei tassi di interesse bassi della Fed ha svantaggiato i risparmiatori e che per questo motivo non avrebbe confermato la nomina da presidente della Fed per un secondo mandato di quattro anni al momento dell’attuale scadenza fissata a febbraio 2018.
Ma nell’intervista di mercoledì ha detto che ora apprezza "una politica dei tassi bassi di interesse" e "rispetta" il presidente della Fed.