Home > Altro > Archivio > Surplus commerciale: USA contro la Germania. Critiche anche per Cina e Giappone

Surplus commerciale: USA contro la Germania. Critiche anche per Cina e Giappone

giovedì 9 gennaio 2014, di Nicola D’Antuono

Dal rapporto semestrale del Tesoro americano relativo alle valute e alle politiche economiche messe a punto dai paesi concorrenti degli Stati Uniti, emerge che alla prima economia mondiale non va giù la condotta di alcune super-potenze come la Germania, la Cina e il Giappone. Tuttavia, un po’ a sorpresa, le critiche maggiori sono state rivolte verso Berlino. Gli Stati Uniti accusano la Germania di esportare deflazione in Europa e nel resto del mondo, a causa della propria struttura economica votata quasi esclusivamente all’export e poco incline a rivitalizzare la domanda domestica. Secondo il Tesoro USA, “l’anemico tasso di crescita della domanda interna in Germania e la dipendenza dall’export hanno ostacolato il ribilanciamento in una fase in cui molte economie dell’area euro sono sotto forte pressione per tagliare la domanda e comprimere l’import”.

Secondo gli USA il risultato prodotto dalla politica economica tedesca non è affatto positivo né per l’Europa né per il resto del mondo. Washington ritiene che Berlino, dopo aver stabilito il diktat dell’austerità e del rigore fiscale ai paesi dell’eurozona, dovrebbe fare molto di più per aiutare i paesi del Sud Europa a uscire dalla fase di recessione. Le tensioni tra USA e Germania continuano ad aumentare, dopo la vicenda legata allo spionaggio della Nsa alla cancelliera Angela Merkel. Dal canto suo Berlino giudica le critiche “incomprensibili”, ricordando che l’eccessivo surplus commerciale del paese è dovuto alla forza della propria economia e alla qualità delle esportazioni. Dalla Germania sottolineano anche che di recente il Fmi ha osservato come l’avanzo commerciale tedesco non ha nulla a che fare con possibili distorsioni relative alla condotta di politica economica del governo.

La Germania è stata difesa anche dalla Commissione Europea, secondo la quale Berlino resta sempre “una locomotiva per la zona euro e per la UE”. Il Tesoro USA ha accusato la Germania partendo dall’analisi dei numeri. In effetti nel 2012 Berlino ha aumentato il surplus delle partite correnti del 6,8% a 238,5 miliardi di euro da 223,3 miliardi, facendo così meglio addirittura della Cina (193,1 miliardi). Secondo gli USA lo squilibrio va corretto attraverso il sostegno ai consumi domestici e l’aumento dei salari reali. Per quanto riguarda Washington, il bilancio delle partite correnti è in profondo rosso da anni: nel 2012 il deficit è stato pari a 475 miliardi di dollari. Non a caso la struttura economica degli USA è fatta per due terzi dai consumi interni. Il Tesoro americano non ha lesinato critiche anche verso i due principali giganti economici asiatici.

La Cina resta nel mirino dei policy makers statunitensi per gli squilibri del cambio dello yuan, che viene definito ancora “nettamente sottovalutato” nonostante l’aumento delle quotazioni degli ultimi mesi. Le critiche diventano così meno pesanti, tanto che viene espressa una moderata soddisfazione per il recente apprezzamento dello yuan sui mercati valutari che viene ritenuto “positivo per l’economia americana”. Per quanto riguarda il Giappone, gli USA mantengono ancora un profilo basso nei confronti di Tokyo nonostante il lancio dell’Abenomics abbia generato una clamorosa svalutazione dello yen che ha poi favorito le aziende esportatrici nipponiche nella competizione del commercio internazionale. Da Washington hanno comunque fatto sapere che “controlleranno attentamente” le politiche economiche del paese del Sol Levante, allo scopo di verificare che non avvenga ancora un’ulteriore discesa delle quotazioni dello yen in grado di provocare nuovi squilibri nel commercio globale.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.