Sicurezza informatica e sfide per le imprese - Marco Giusti (Akamai) | Forum Banca 2021

Gabriele Stentella

15 Ottobre 2021 - 12:40

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Com’è cambiata la percezione nei confronti della sicurezza informatica in tempi di Covid? Ne parla Marco Giusti, Sales Manager di Akamai in un’intervista esclusiva a Money.it.

Durante la pandemia molte realtà economiche e molti cittadini si sono confrontati in prima persona con i pericoli della rete, che più volte hanno causato danni a determinati settori produttivi.

Anche le imprese hanno cambiato la loro consapevolezza nei confronti della sicurezza informatica, ma bisogna ancora agire per renderle sempre più protette da possibili attacchi informatici. Abbiamo affrontato questo tema in compagnia di Marco Giusti, Senior Sales di Akamai, i quale ci ha spiegato il suo punto di vista riguardo questo tema d’attualità.

Com’è cambiata la percezione della sicurezza informatica da parte delle aziende dal lockdown a oggi grazie anche alla diffusione dello smart working?

Bisogna fare una differenziazione tra gli operatori del settore e il resto del personale impiegato in azienda. Tra i primi la consapevolezza nei confronti della vulnerabilità sul web non è affatto cambiata, ma all’interno delle aziende tutti si sono trovati a fronteggiare questo cambiamento.

Lo smart working ha portato molti dipendenti a utilizzare i propri device, con un conseguente rischio di esposizione a ramsoware e quindi richieste di riscatto da parte di pirati informatici. Questo elemento ha certamente acceso ancora di più l’attenzione sulla sicurezza informatica, che ora non è più vista solo come elemento di prevenzione ma anche di competitività per tutte le aziende.

Quali sono stati i settori che hanno avvertito di più l’urgenza e la necessità di maggiore protezione?

In realtà questa necessità è stata percepita da tutti i settori che sono esposti ai rischi della rete. Si potrebbe dire che il settore dell’e-commerce è il primo che viene in mente, dato che durante la pandemia sono aumentate le vendite e gli acquisti tramite portali online.

Anche il settore bancario e assicurativo è stato interessato, dato che i clienti non avevano la possibilità di recarsi presso le filiali. Altri esempi possono essere individuati nel settore farmaceutico o in quello della produzione. Penso che la consapevolezza riguardo l’importanza della sicurezza informatica sia aumentata a tutti i livelli. Le diverse realtà aziendali ormai hanno compreso che la sicurezza informatica non è più un’opzione.

Quanto c’è ancora da fare per sensibilizzare gli attori del sistema sui temi della cybersecurity?

Penso che più che sensibilizzare occorra fare molto per mantenere alta l’attenzione riguardo questo tema. La cybersecurity è ormai una questione presente anche nelle agende governative. Persino chi non è del settore ha compreso quali pericoli può rappresentare il web. L’importante è quindi mantenere alta l’attenzione e potenziare gli investimenti al fine di potenziare la tecnologia in nostro possesso. Gli hacker investono molto per sviluppare tecnologie con intenti malevoli, di conseguenza anche noi dobbiamo mantenere alto il livello d’investimenti per poter competere con loro.

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