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Comunicazione dati e dichiarazione IVA 2016: scadenza, casi particolari e sanzioni
martedì 23 febbraio 2016, di
Il 2016 è l’ultimo anno in cui viene chiesto ai contribuenti di inviare telematicamente la comunicazione dati IVA e la dichiarazione IVA in forma autonoma.
Dal 2017, infatti, verrà abrogata la comunicazione dati IVA mentre la dichiarazione IVA dovrà essere obbligatoriamente inviata in forma autonoma entro il 28 febbraio di ogni anno. Non sarà più prevista la facoltà di inviare la dichiarazione IVA in forma unificata entro il 30 settembre (contestualmente al modello UNICO).
Ecco un’analisi della scadenza del prossimo 29 febbraio 2016 della comunicazione dati e della dichiarazione IVA con riferimento all’analisi dei casi particolari e delle sanzioni da applicare.
Comunicazione dati IVA 2016 per acquisti da contribuenti minimi e forfetari
Nella comunicazione annuale dati IVA devono essere analiticamente indicati gli acquisti effettuati presso soggetti titolari di partita IVA nel regime forfetario ex Legge 190/2014 o nel regime dei minimi ex DL 98/2011?
No, nessuna indicazione fra i righi CD2 è richiesta, in particolare, per mettere in evidenza gli acquisti effettuati presso soggetti titolari di partita IVA all’interno di un regime agevolato.
D’altra parte, sia i contribuenti minimi che forfetari sono esonerati dalla presentazione della comunicazione dati IVA e, conseguentemente, della dichiarazione IVA.
Comunicazione dati IVA 2016 per fatture soggette a split payment
Come compilare la comunicazione dati IVA per i contribuenti che operano con la Pubblica Amministrazione, essendo quindi soggetti al meccanismo dello split payment?
I contribuenti soggetti al meccanismo dello split payment devono indicare nel rigo CD1-colonna 1 il totale delle operazioni effettuate, ivi comprendendo quelle soggette al meccanismo dello split payment.
Nessuna indicazione particolare, invece, dovrà essere effettuata nel rigo CD4, ovvero quello dell’IVA esigibile.
In questo caso, com’è noto, l’IVA deve essere versata direttamente dalla Pubblica Amministrazione.
Comunicazione dati IVA 2016 e reverse charge
Come compilare la comunicazione dati IVA 2016 per i contribuenti che emettono fatture in reverse charge ai sensi dell’articolo 17, comma 6, d.p.r. 633/1972?
Il reverse charge o inversione contabile è un particolare meccanismo di applicazione dell’IVA in cui l’onere di versamento viene traslato dal cedente al cessionario/committente.
I contribuenti che emettono fatture in reverse charge devono indicare l’importo di tali operazioni nel rigo CD1-colonna 1.
Non è invece richiesta la compilazione delle colonne 2-3-4-5, in quanto riferite ad operazioni senza IVA.
Le operazioni attive in reverse charge, invece, sono soggette ad IVA, ancorché mediante il particolare meccanismo dell’inversione contabile.
Comunicazione dati IVA 2016 e dichiarazione IVA in forma autonoma
Per i contribuenti che decidono di presentare la dichiarazione IVA in forma autonoma, è previsto l’esonero dall’obbligo di presentazione della comunicazione dati IVA, a patto che la dichiarazione IVA medesima venga presentata correttamente entro il termine di scadenza del 29 febbraio 2016.
Qualora la presentazione della dichiarazione IVA 2016 in forma autonoma avvenga oltre la data del 29 febbraio 2016, il contribuente è obbligato a presentare anche la comunicazione dati IVA.
L’omissione della comunicazione, ovvero l’invio della stessa con dati incompleti o errati, comporta l’applicazione della sanzione da € 258 a € 2.065, senza possibilità di ricorso all’istituto del ravvedimento operoso.