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Russiagate e mercati: le conseguenze. Cosa succede adesso?
venerdì 19 maggio 2017, di
Russiagate: quali conseguenze sui mercati e quali prospettive in caso di impeachment di Donald Trump?
Lo scandalo Russiagate è esploso nei giorni scorsi in tutta la sua dirompente portata e ha avuto immediate conseguenze sui mercati globali. L’azionario europeo, ma non solo, è praticamente crollato nei giorni scorsi, e soltanto nella sessione di giovedì 18 maggio ha tentato un recupero sulla scia del miglioramento di Wall Street.
Le conseguenze del Russiagate sui mercati non hanno però riguardato soltanto il comparto azionario. Anche il prezzo del petrolio ha profondamente risentito dei guai di Donald Trump, per non parlare poi delle immediate reazioni dei beni rifugio tra cui l’oro e l’argento.
Il Russiagate ha avuto conseguenze anche sul Forex. Non appena i problemi di Trump sono venuti a galla assieme alle ipotesi di impeachment, il dollaro americano ha subito una notevole battuta d’arresto che ha fatto schizzare il cambio con l’euro fin sopra quota 1,11.
Insomma, il contesto di calma piatta registrato nelle scorse settimane è stato praticamente ribaltato dalle conseguenze del Russiagate e ia Donald Trump. Il mercato è stato nuovamente inondato da un’elevata volatilità che ha più volte spaventato gli investitori. I più pessimisti stanno già prevedendo un crollo dei mercati e hanno individuato proprio nel Russiagate la possibile miccia che farà esplodere il caso.
Si pensi soltanto all’indice VIX, che dopo assere scivolato nelle scorse settimane è tornato a schizzare sul caso Russiagate. Quali conseguenze ha avuto l’inchiesta sui mercati e per quale motivo gli investitori appaiono oggi così spaventati da Trump e dal Russiagate stesso?
Russiagate, Trump e mercati: conseguenze sull’azionario
Come abbiamo avuto modo di vedere nei nostri aggiornamenti di Borsa, le prime conseguenze del Russiagate sui mercati hanno riguardato il comparto azionario che dopo i ribassi di ieri è tornato a crollare ancora.
Le Borse europee mercoledì hanno chiuso in profondo rosso e la peggiore è stata proprio Milano che ha perso 2,31 punti percentuali a causa del Russiagate e di Trump. La migliore è stata invece Londra che ha perso soltanto un più lieve 0,25%, mentre tutti gli altri maggiori listini hanno registrato rossi superiori al punto percentuale.
La situazione è stata più o meno la stessa anche nella sessione di giovedì, con la differenza che in chiusura di sessione i listini hanno provato a recuperare.
- Francoforte: -0.33%
- Londra: -0.89%
- Parigi: -0.53%
- Milano: +0.07%
Oggi, tuttavia, i mercati del Vecchio Continente hanno aperto in lieve rialzo e le conseguenze del Russiagate sembrano aver già lasciato il passo all’ottimismo mostrato da Mario Draghi.
Le conseguenze del Russiagate sui mercati hanno riguardato anche e soprattutto Wall Street. Gli indici hanno archiviato la sessione di mercoledì con pesanti rossi che nel caso del Nasdaq hanno toccato i 2,57 punti percentuali. A causa dei timori legati a Trump, il Dow Jones ha perso l’1,78% e l’S&P 500 è sceso dell’1,82%. Nella sessione di giovedì, invece, le americane sono tornate a recuperare terreno.
(L’S&P verso i minimi di marzo)
Il Russiagate e Trump hanno avuto conseguenze oggi anche sull’andamento dei mercati asiatici. La Borsa di Tokyo ha chiuso ieri con un pessimo ribasso di 1,32 punti percentuali, lo Shangai ha terminato gli scambi a -0.45%, il Kospi a -0.27% e l’Hang Seng a -0.62%.
Russiagate, Trump e mercati: conseguenze sui beni rifugio
In una recente analisi sul prezzo dell’oro abbiamo avuto modo di appurare come le conseguenze del Russiagate sui mercati si siano già sprigionate su tutto il settore dei beni rifugio. Mentre il prezzo del metallo giallo è schizzato abbattendo le sue immediate resistenze, anche altri assett hanno registrato un analogo balzo in avanti.
(L’oro durante il Russiagate)
In salita, nelle scorse sessioni, anche il prezzo dell’argento che è passato dai 16,45 dollari l’oncia del 15 maggio, a quota 17,03 dollari l’oncia toccati durante gli scambi di mercoledì.
Russiagate, Trump e mercati: conseguenze sul Forex
Le conseguenze del Russiagate sui mercati hanno riguardato ovviamente anche il Forex. Si pensi soltanto allo yen giapponese, considerato la valuta rifugio per eccellenza, che durante la sessione di mercoledì non ha fatto che apprezzarsi sul dollaro statunitense. Il cambio USD/JPY ha viaggiato continuamente in ribasso e, dopo aver tentato il recupero nella mattinata di ieri, è tornato a perdere terreno anche oggi.
Oltre all’apprezzamento dello yen bisogna tenere a mente le condizioni di un dollaro sempre più debole sempre a causa di Trump e del Russiagate. Sempre durante la sessione di ieri, quando le conseguenze sui mercati sono state più accentuate, il cambio EUR/USD ha viaggiato ampiamente in rialzo schizzando ben sopra la soglia di 1,11.
(EUR/USD: l’andamento dell’ultimo mese)
Russiagate, Trump e mercati: conseguenze sul petrolio
Anche il petrolio ieri è rientrato a pieno titolo nel ciclone Russiagate. Le conseguenze dei problemi di Trump sui mercati si sono andate a ripercuotere anche sull’oro nero, che dopo essere schizzato dai minimi di maggio è tornato a perdere terreno dato che il clima di incertezza generato dal Russiagate sta frenando gli investitori di tutto il mondo.
Vale la pena di notare, comunque, come il discorso circa l’andamento del petrolio sia più complicato e come sia necessario prendere in considerazione molteplici elementi per spiegare le oscillazioni dell’oro nero. Tuttavia, l’incertezza legata a Trump e al Russiagate potrebbe avere conseguenze sul mercato del petrolio, secondo quanto ribadito anche da Min Byungkyu, strategist di mercato della Yuanta Securities Korea Co.
“L’estensione dell’accordo OPEC aiuterà i rialzo dei prezzi, ma i rischi politici legati agli USA potrebbero scoraggiare gli investimenti e non saranno certo positivi per la quotazione,”
ha aggiunto Byungkyu.
Russiagate: che succede con l’impeachment di Trump
Le conseguenze del Russiagate sui mercati sono strettamente legate ai pericoli che ora il presidente Trump potrà correre. Molti hanno già definito il momento attuale come il più difficile dell’intero il mandato repubblicano dato che il Russiagate potrebbe anche portare all’impeachment del presidente degli Stati Uniti.
“Le controversie politiche scatenate del Russiagate hanno sollevato non poche domande sull’effettiva capacità di Trump di spingere la propria agenda pro-crescita e, addirittura, sul suo stesso mandato alla luce della minaccia di un impeachment. Il sentimento dei mercati è cambiato rapidamente, con le Piazze che sembrano non credere in tempi di risoluzione brevi per il garbuglio creatosi a Washington. Da parte nostra stiamo seguendo molto attentamente gli sviluppi della vicenda che potrebbe far fare un brusco dietrofront ai mercati che stanno esaurendo l’effetto Trump rally che da inizio anno ha messo il turbo all’azionario,”
ha affermato Mark Phelps, manager dell’AB Global Concentrated Equity Portfolio di AllianceBernstein, che ha perfettamente riassunto il sentiment attuale dei mercati.
Tutto ciò sta giustificando le reazioni dei mercati e soprattutto la volatilità e l’incertezza, mai così dalla Brexit del 23 giugno scorso. Nonostante la condanna e la rimozione del presidente sia una possibilità, essa appare ai più abbastanza remota dato che per concretizzarsi avrebbe bisogno dell’approvazione da parte dei Rappresentanti e del Senato americano.
Alla luce di tutto questo ci si chiede però quanto ancora continueranno a farsi sentire le conseguenze del Russiagate e di Trump sui mercati finanziari globali.


