Home > Altro > Archivio > Roubini: tre scenari per il 2013. Quanto influiranno le elezioni in Italia e (…)

Roubini: tre scenari per il 2013. Quanto influiranno le elezioni in Italia e Germania?

venerdì 12 aprile 2013, di Erika Di Dio

Ecco tre possibili scenari per il 2013 per quanto riguarda l’area euro.

Tre scenari

  • Scenario di base (60%): L’approccio del "tirare avanti" continua nel 2013 e oltre, ma è politicamente sempre più problematico, in quanto i governi della periferia saranno sempre più oggetto di crescenti pressioni per fermare l’austerità e le riforme, e il centro sentirà la frustrazione del suo pubblico. Le elezioni italiane porteranno o ad un governo di minoranza del Partito Democratico (PD) o ad un governo di transizione fino a quando non si svolgerà una nuova votazione. L’elevata incertezza porterà a dei rendimenti leggermente più alti, ma l’opzione OMT / ESM sarà sufficiente per mantenere la zona euro stabile, anche se l’intervento verbale potrebbe essere necessario; in alternativa, la Spagna sarà costretta ad un programma per provare la sua efficacia. I cambiamenti elettorali in Germania cambieranno poco nella politica generale di questa crisi, ma ammorbidiranno un po’ la posizione tedesca. Le riforme e il progresso istituzionale nell’eurozona sono lenti, il supporto della politica monetaria è inadeguato e la crescita continua a deludere. In assenza di errori, non ci saranno uscite dall’euro nel 2013 e nel 2014 per paura di sovvertimenti massicci nell’eurozona, ma il 2014 sarà un anno difficile per l’unione monetaria, con un aumento della volatilità dei mercati, incertezza politica sulla possibilità o no che l’attuale approccio politico della BCE sia ancora sostenibile e, di conseguenza, economie più deboli.
  • Scenario al ribasso (30%): a causa di un collasso del governo italiano e nuove elezioni che producono una maggioranza populista alla Camera bassa (o gravi disordini sociali in Grecia), i mercati cominciano a dubitare della calma dell’eurozona. Anche se la BCE e la Germania sono cooperative, l’EZ è di nuovo sull’orlo del fallimento durante la severa politica del rischio calcolato tra l’Italia e il resto d’Europa. C’è qualche progresso istituzionale per arrestare la crisi, ma le risorse fiscali e politiche degli stati membri sono sempre più tese, rendendo le future crisi sempre più difficili da risolvere.
  • Scenario al rialzo (10%): Con un governo italiano più resiliente e un’economia mondiale più forte del previsto, i governi riformisti dell’eurozona vengono rafforzati politicamente. La Grecia viene premiata con maggiore Official-sector involvment (OSI) per il progresso in settori chiave della riforma, non ci sono uscite dall’euro, ma anche non molti progressi sulle riforme istituzionali in Europa. Quando l’economia mondiale rallenta nel 2014, torniamo allo scenario di base numero 1.

Scenario di base: eventi chiave, elezioni Italia e Germania

L’Italia tira avanti fino alle prossime elezioni, che probabilmente avranno luogo entro un anno. Ci aspettiamo l’evoluzione di un governo incentrato sul PD, in uno dei due seguenti modi:

  • Opzione A: Il centro-sinistra PD cerca di formare un governo di minoranza con l’appoggio esterno dei senatori appartenenti al M5S di Beppe Grillo. Un tale governo, probabilmente della durata di meno di un anno, si concentra sulle riforme della legge elettorale, sul sistema politico, ed, eventualmente, sull’architettura istituzionale. Potrebbero essere introdotte delle riforme per sostenere il reddito dei segmenti più poveri della popolazione, come ad esempio un salario minimo garantito.
  • Opzione B: Si forma un governo di transizione, con il sostegno di Pier Luigi Bersani e PD, Silvio Berlusconi e il Popolo della Libertà (PDL), e il partito Scelta Civica di Mario Monti. Questo governo è più incline a procedere verso il consolidamento fiscale e una certa (limitata) riforma strutturale.

Le elezioni tedesche, che si traducono in una "grande coalizione" tra il partito CDU di Angela Merkel e il Partito Social Democratico (SPD), non incidono sulla complessiva strategia politica dell’eurozona, perché riflettono ciò che suggerirebbe un ragionevole compromesso tra le varie parti dell’opinione pubblica in Germania. Un governo con la partecipazione del SPD, tuttavia, potrebbe essere più comprensivo nei riguardi dei programmi di crescita dell’Europa e meno focalizzato sull’austerità rispetto all’attuale amministrazione, anche se già sono stati fatti notevoli danni. Inoltre, l’approccio verso le banche potrebbe diventare più duro in Germania, e potenzialmente in Europa, con tale partito al governo. Prima delle elezioni, il governo tedesco vuole evitare qualsiasi nuova fiammata della crisi, ma non può neanche apparire troppo morbido per paura di perdere voti da parte degli euroscettici.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Roubini Global Economics

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.