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Reddito di cittadinanza: pronto il disegno di legge M5S. Cosa prevede?

lunedì 4 novembre 2013, di Valentina Pennacchio

Come dobbiamo chiamarlo reddito minimo o reddito di cittadinanza? Di questa diatriba si è molto occupato ForexInfo nei mesi scorsi. Tecnicamente il termine corretto è reddito minimo garantito.

Oggi torniamo sull’argomento perchè dopo tanti mesi il M5S ha annunciato di aver pronto un disegno di legge, corredato da una precisa copertura finanziaria: il "reddito di cittadinanza" del M5S costerebbe 20 miliardi di euro (informazioni più specifiche in merito verranno diffuse dopo la presentazione ufficiale della bozza). Il senatore grillino Alberto Airola ha annunciato:

"I soldi ci sono. Non ci vengano a dire che non si può realizzare perché 20 miliardi li possiamo ricavare senza problemi. Noi, a differenza degli altri partiti, siamo preoccupati per la situazione sociale italiana. Enrico Letta invece l’ha definito un progetto ‘divisivo’”.

Cosa prevede il disegno di legge M5S?

Come molti ricorderanno il progetto iniziale del M5S, prevedeva un reddito intorno ai 900-1000 euro. Le cifre oggi cambiano, secondo le anticipazioni diffuse dal Fatto, si parla di 600 euro.

I beneficiari saranno i cittadini italiani:

  • disoccupati: contributo massimo di 600 euro;
  • o coloro che, pur lavorando, rimangono fermi ad una soglia di povertà: contributo ad integrazione del reddito fino a 600 euro.

L’erogazione del reddito sarà associata ad un riordino dei centri per l’impiego con il Ministero del Lavoro quale ente di coordinamento tra il lavoro delle strutture pubbliche e quello delle agenzie private. I centri faranno tre proposte di lavoro ai disoccupati, congrue ai loro cv e al loro profilo, dopo il terzo rifiuto il diritto al reddito sarà revocato.

Parere piuttosto unanime del M5S è che manca la volontà politica di sostenere il progetto, una situazione disarmante a fronte di un quadro piuttosto critico: solo Italia e Grecia mancano all’appello dei paesi che hanno introdotto un reddito minimo. Era il 24 giugno 1992 quando l’Europa (Raccomandazione 92/441/CEE) ne chiedeva l’introduzione: sono passati 21 anni.

Qual è il modello di Grillo e i suoi? Prima si parlava della Germania della Riforma Hartz, poi della Svizzera, oggi è la Francia il modello, quella del Revenu de Solidarité Active, introdotto nel 2009.

In Francia ha diritto a questo aiuto:

  • chi è residente da più di 5 anni nel Paese;
  • ha più di 25 anni;
  • chi ha meno di 25 anni, ma ha un figlio a carico o 2 anni di lavoro sul curriculum.

L’importo elargito è proporzionale al numero dei figli (all’aumentare dell’uno, aumenta l’altro), mentre diminuisce all’aumentare del reddito da lavoro. Pare che un single percepisca 460 euro mensili, mentre una coppia con 2 figli 966 euro.

Prima del varo, il ministro Giovannini aveva annunciato l’introduzione del reddito minimo nella Legge di Stabilità, ma notizie più precise a riguardo non sono state più diffuse.

Dopo anni di proposte e tentativi (come il reddito di garanzia di Trento, l’esperienza della Regione Lazio con la legge n. 4/2009, la proposta di iniziativa popolare presentata dal comitato promotore della campagna per un Reddito minimo garantito) sarà la volta buona per l’Italia per compiere un passo verso la civiltà?

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