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M5S: cosa ci dice il caso Battistini sulle sorti del Movimento 5 Stelle?

mercoledì 1 marzo 2017, di Federica Ponza

Francesco Battistini, consigliere regionale in Liguria del Movimento 5 Stelle, decide di autosospendersi dal M5S e di passare al gruppo misto.

Non sono i primi problemi che ha il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo in Liguria, dove poco tempo fa quattro consiglieri comunali grillini di Genova avevano deciso di lasciare il movimento e tra di essi c’era anche Paolo Putti, candidato sindaco alle amministrative di cinque anni fa.

Tra le motivazioni dell’abbandono di Battistini, anche il fatto che l’ex grillino aveva fatto delle affermazioni a sostegno della decisione dei quattro consiglieri di abbandonare il Movimento 5 Stelle e per questo motivo era stato sottoposto al giudizio del Consiglio dei probiviri.

Battistini ha avuto parole piuttosto dure nei confronti del Movimento 5 Stelle che potrebbero indicare una situazione ben più complessa e che riguarda il movimento nel suo complesso.

Cosa ci dice, dunque, questa vicenda sulle sorti del Movimento 5 Stelle e sul dove sta andando? Proviamo ad analizzare la situazione.

M5S: l’abbandono di Battistini

Francesco Battistini, dunque, durante la seduta dell’assemblea regionale ha comunicato la sua autosospensione dal Movimento 5 Stelle.

L’ex grillino ha fatto sapere di non voler più far parte della deriva del movimento e ha dichiarato che ormai il Movimento 5 Stelle è diventato peggio dei partiti che tanto cercavano di combattere.

Secondo Battistini, infatti, il problema sarebbe che il Movimento 5 Stelle è passato dall’essere una realtà orizzontale ad un partito verticistico, in cui il famoso motto “uno vale uno” sembra essere venuto meno e in cui “il megafono è diventato un capo politico vero e proprio”.

Non era la prima volta che l’ex grillino decide di dissociarsi dalle scelte del movimento e in passato c’erano stati altri dissapori, come quando Battistini si era schierato con Pippo Civati per portare avanti le istanze del “NO” al referendum ed aveva ricevuto un richiamo per questo.

In quell’occasione, Battistini aveva dichiarato che la Costituzione era più importante degli schieramenti politici. Ed ora arriva la rottura definitiva, con parole forti che hanno scatenato la reazione (e le lacrime) di Alice Salvatore, consigliera M5S più votata in Liguria.

Caso Battistini: cosa ci dice sulle sorti del Movimento 5 Stelle

Le parole usate da Battistini per descrivere il Movimento 5 Stelle non sono molto diverse da quelle utilizzate da alcuni altri militanti M5S che hanno fatto notare come il movimento sembri attribuire sempre maggiori poteri ai vertici.

Anche Paola Muraro, ex assessore all’Ambiente di Roma, aveva rilasciato delle dichiarazioni simili per descrivere la situazione della giunta di Virginia Raggi, che sarebbe sempre più assoggettata al controllo dei vertici.

Insomma, non sembra essere un caso isolato quello di Battistini, ma una manifestazioni di un fenomeno ben più ampio.

Anche se i sondaggi politici, infatti, danno il Movimento 5 Stelle in testa - soprattutto a causa della scissione avvenuta nel PD - spesso ci sono state critiche da parte di militanti o della base sul fatto che il clima nel movimento diventi sempre più autoritario.

Il Movimento 5 Stelle, dunque, sembra muoversi verso una minore apertura al confronto interno, tratto questo che inizialmente era fra i suoi distintivi.

Il sospetto è che un atteggiamento del genere possa portare il movimento ad essere sempre più lontano dai suoi sostenitori e dai suoi portavoce.

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