Home > Altro > Archivio > Il risultato delle elezioni italiane fa arrabbiare la Germania: “Non (…)
Il risultato delle elezioni italiane fa arrabbiare la Germania: “Non pagheremo per l’Italia”
mercoledì 27 febbraio 2013, di
I vertici europei e mondiali hanno espresso ieri la loro preoccupazione per i risultati delle elezioni politiche italiane che hanno portato ad uno stato di ingovernabilità il Paese. E si sa, nonostante tutto l’Italia continua ad essere una Nazione troppo importante per non temere ripercussioni sull’intera Eurozona.
Ma alla preoccupazione generale, la Germania aggiunge la vera e propria rabbia. Il voto degli italiani suona infatti come uno schiaffo a quell’austerity che i tedeschi considerano la soluzione necessaria per far ripartire il continente.
Gli italiani hanno sconfessato il dogma del rigore imposto dalla cancelliera Angela Merkel, come dimostrano anche i risultati ottenuti da Mario Monti, da sempre “il preferito” dei tedeschi, e la Germania non ci sta.
Le dichiarazioni
A parlare per primo è Lars Feld, uno dei componenti del consiglio economico del cancelliere tedesco che, in un’intervista pubblicata sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, si concentra anche sull’Italia.
Secondo il consigliere, la crisi dell’euro tornerà presto ad infiammarsi e questa volta potrebbe essere ancora peggio. Il rischio sui titoli di Stato italiani continuerà a crescere e la situazione potrebbe diventare pericolosa.
Feld continua dicendo:
“La sostenibilità del debito pubblico italiano è in pericolo. A quanto pare, gli italiani non sono pronti a muoversi sulla strada delle riforme intraprese da Mario Monti".
Ma soprattutto:
“Non si può pretendere che i partner europei dell’Italia e la Bce stabilizzino l’economia italiana, quando gli italiani non sono pronti ad attuare le riforme".
Insomma, gli italiani hanno totalmente sbagliato e adesso ne pagheranno le conseguenze da soli.
Alle parole del consigliere tedesco si aggiungono quelle di Anton Boerner, presidente dell’associazione tedesca BGA degli esportatori.
Boerner continua a sperare che in Italia si attuino quelle riforme necessarie per far ripartire il Paese. Riforme che riescano a modificare sostanzialmente il mondo del lavoro, il sistema giudiziario ed anche quello fiscale. Se così non fosse, secondo il presidente della BGA, le conseguenze coinvolgeranno l’intera Europa, creando dei danni irreparabili.
Qualora l’Italia non fosse favorevole alle riforme, conclude "dovremo pensare a come modificare la zona euro".
JP Morgan e Financial Times
Secondo David Mackie, economista di JP Morgan Chase, i partner europei interverranno e non permetteranno che la Spagna si faccia trascinare nel vortice dei problemi che emergeranno sul mercato obbligazionario italiano.
Dell’Europa parla anche il Financial Times, che scrive:
"Sul mercato c’è la sicurezza del programma OMT promesso della BCE di fronte a situazioni destabilizzanti. Ma è solo un meccanismo per evitare che la crisi si auto-alimenti, portando all’atto finale: una rottura dell’euro".
Insomma le prospettive non sembrano rosee e se i partiti non riusciranno a trovare un accordo che dia al Paese la stabilità di cui ha bisogno, la situazione potrebbe precipitare.