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L’accordo Grecia-Ue è destinato a durare?
lunedì 13 luglio 2015, di
I politici hanno dato in fretta sui social media la notizia di una svolta nelle trattative. Il primo ministro belga Charles Michel ha twittato la parola “accordo” e il portavoce del governo di Cipro ha detto “sembra che abbiamo un accordo sulla Grecia”.
I rendimenti obbligazionari in Italia e Spagna sono scesi a livelli bassi dopo i commenti.
Anche il presidente dell’Unione Europea, Donald Tusk, ha twittato per confermare la notizia.
L’”agreekment”
In una conferenza stampa lunedì, Tusk ha dichiarato “abbiamo un agreekment” e ha detto che entrambe le parti erano d’accordo in principio “sull’avviare negoziati su un programma ESM (meccanismo europeo di stabilità) che, in altre parole, significa ulteriore sostegno finanziario per la Grecia”. Ha aggiunto, “La decisione conferisce alla Grecia la possibilità di tornare in pista con il supporto dei partner europei”, ma ha anche aggiunto che ci ci saranno “condizioni rigorose”.
Inoltre parlando alla conferenza stampa, il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha detto che non ci sarà un “Grexit” (uscita della Grecia dall’eurozona) come risultato della transazione, mentre il capo dell’Eurogruppo dei ministri delle finanze Jeroen Dijsselbloem, ha detto che i colloqui continueranno nel corso della settimana sui dettagli del piano di salvataggio.
Djsselbloem ha aggiunto che una parte dell’accordo prevede che un fondo fiduciario di 50 miliardi di euro sarà allestito usando gli asset del governo greco. Il fondo sarà poi usato per aiutare a pagare i debiti del paese e rifinanziare le sue banche. Sarà assunta nei prossimi giorni una giuria di esperti per decidere quali asset utilizzare e come monetizzare i fondi – attraverso privatizzazione o re-investimento.
Prudenza per la Grecia
In un’intervista radiofonica prima della conferenza stampa, il primo ministro francese Manuel Valls ha detto che un accordo avrebbe permesso alla Banca Centrale Europea di agire e inoltre le banche greche, che hanno operato sotto controlli dei capitali per oltre una settimana, potrebbero riaprire. Tuttavia, ha detto alla radio francese France Inter Radio “Cerchiamo di essere prudenti”.
I ministri delle finanze dell’eurozona, che si sono incontrati questa settimana, credono che un terzo programma di salvataggio per la Grecia potrebbe costare fino a 86 miliardi di euro.
Relazioni precedenti hanno suggerito che ci sono stati dei punti critici sulla proposta del bailout dall’Europa, con diffidenza circa il rinnovato coinvolgimento del FMI con il terzo bailout. Il FMI è stato parte dei primi due bailout ma la Grecia ha effettivamente fatto default sul rimborso del debito sull’istituzione lo scorso mese.
Con una fragile fiducia tra Grecia e partner europei dopo mesi di difficili colloqui riguardo le necessarie riforme, i leader della zona euro hanno richiesto che la Grecia approvi le leggi sulle riforme entro mercoledì sera, prima di parlare di un nuovo salvataggio finanziario.
Scetticismo
Anche se l’apparente accordo aiuta ad annullare timori di un Grexit, vi è un certo scetticismo riguardo la possibilità da parte del primo ministro greco Alexis Tsipras di far approvare le misure di riforma attraverso il Parlamento.
Altre riforme che la Grecia deve passare includono una revisione del sistema pensionistico e diffusi aumenti delle tasse di vendita che potrebbero trovare opposizione all’interno del parlamento greco. Secondo alcuni report, il primo ministro greco Alexis Tsipras sarebbe pronto ad espellere eventuali ribelli che si opporebbero alle sue riforme all’interno del suo partito Syriza.
Parlando ai giornalisti dopo l’accordo, Tsipras ha detto che i greci hanno scongiurato i piani di riforma più estremi e che il paese ha subito una grande lotta per gli ultimi sei mesi. Ha detto inoltre che l’attuazione dell’accordo è stata difficile, ma ha permesso alla Grecia di tornare alla crescita.
Nonostante l’apparente capitolazione della Grecia alle richieste dei suoi creditori, il presidente della Commissione Juncker ha tenuto a precisare che nessun lato è stato umiliato dall’accordo.
Non ci sono vincitori né vinti. Non credo che la popolazione greca sia stata umiliata e gli altri governi europei non abbiano perso la faccia. Si tratta di un tipico accordo europeo.
Fonte: CNBC