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George Soros: UE in pericolo, ecco come salvarla
mercoledì 30 maggio 2018, di
L’apprezzamento del dollaro e la fuga di capitali dai mercati emergenti potrebbero portare a un’altra grave crisi finanziaria.
È l’opinione del magnate George Soros, il quale crede che l’Unione europea dovrà presto affrontare una vera e propria minaccia alla sua esistenza.
L’uscita degli Stati Uniti dall’accordo nucleare con l’Iran e la “distruzione” dell’alleanza transatlantica tra l’UE e gli Stati Uniti sono destinati a influire negativamente sull’economia europea e a “causare altre dislocazioni”, compresa una svalutazione delle valute del mercato emergente. È per questo che secondo Soros potremmo essere diretti verso un’altra grave crisi finanziaria.
Il deciso avvertimento dell’investitore miliardario arriva quando i rendimenti dei titoli italiani sono balzati ai massimi di diversi anni, e le principali economie emergenti, tra cui la Turchia e l’Argentina, stanno lottando per contenere le ripercussioni di un’inflazione galoppante.
UE: Soros invoca trasformazione radicale
Soros - di recente oggetto dell’ostilità da parte del governo della sua Ungheria, tanto da spingerlo a trasferire la sua Open society da Budapest a Vienna - ha riservato la sua prospettiva più cupa per l’UE, citando la crisi dei rifugiati e le politiche di austerità che hanno finito per portare i populisti al potere, e la “disintegrazione territoriale” esemplificata dalla Brexit:
“Tutto quello che poteva andare storto lo ha fatto. Non è più un’iperbole dire che l’Europa è in pericolo esistenziale; è la dura realtà”.
Il rimedio proposto da Soros per alcuni dei problemi europei è rappresentato da una sorta di Piano Marshall per l’Africa, finanziato dall’UE, del valore di circa 30 miliardi di euro l’anno, che allenterebbe le pressioni migratorie verso il continente. Ha anche proposto una trasformazione radicale dell’UE, compreso l’abbandono della clausola che obbliga gli stati membri ad aderire alla moneta unica:
“L’euro ha ancora molti problemi irrisolti, ma questo non rende lecita la distruzione dell’Unione europea”.