Fisco: bonus di 1000 euro e patrimoniale per tutti. La proposta shock della CISL è solo propaganda?

Un bonus di 1000 euro per pensionati, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti e incapienti con un reddito individuale inferiore ai 50mila euro l’anno, in altre parole per tutti.

Questa la proposta arrivata ieri sera dalla Cisl. Un sogno per molti, una vera e propria utopia irrealizzabile per i più realisti, tanto più che il sindacato propone anche il varo di un assegno familiare commisurato al carico familiare e all’andamento proporzionale del reddito. A questo si aggiungono anche delle detrazioni temporanee sulle spese sostenute dai contribuenti all’interno dei settori che presentano maggior rischio di evasione fiscale.

Un’idea lodevole per carità, ma probabilmente inattuabile e la Cisl lo sa bene. Per questo motivo la proposta arrivata ieri dalla Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori suona più come un atto propagandistico per attirare consensi che come una misura seria volta a risolvere i problemi dei lavoratori italiani.

Ma c’è di più, perché per spingere il Governo a riformare il sistema fiscale, il sindacato propone 5 soluzioni da applicare simultaneamente. Ecco quali sono.

Cisl: bonus 1000 euro
la Confederazione guidata da Anna Maria Furlan propone di introdurre un bonus di mille euro annuali per i contribuenti con un reddito individuale inferiore a 40mila euro. Coloro che possono vantare un reddito compreso tra i 40mila e i 50mila euro potranno invece ricevere un bonus il cui ammontare si riduce proporzionalmente all’incremento del debito. Un’iniziativa che riguarderebbe dunque 38,5 milioni di italiani.

Cisl: assegno familiare
Il disegno di legge popolare della Cisl prevede anche un assegno familiare che unifichi al suo interno gli assegni familiari e le detrazioni valide per i figli e per il coniuge a carico mediante un nuovo meccanismo di detrazioni di imposta che saliranno in base al carico delle famiglie e scenderanno all’aumentare del reddito.

Cisl: fisco e tasse
La proposta prevede anche l’adozione di nuove norme relative alle imposte e alle tasse locali. Secondo quanto spiegato, bisognerebbe imporre un tetto massimo di tassazione, collegando in maniera più chiara e semplice ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. In altre parole, se la fiscalità locale aumenta, il Governo deve ridurre il prelievo fiscale nazionale. La Local tax in via di definizione dovrà prevedere anche un’esenzione della tassazione sulla prima casa e modulare i tributi in relazione alla fruizione.

Cisl: tassa sulla ricchezza
L’iniziativa parla anche di un imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta. L’importo dovrebbe crescere in base al reddito mobiliare e immobiliare complessivo. Fino a 500mila euro tutti esenti, con l’esclusione da tale computo della prima casa di abitazione e dei titoli di Stato. Dai 500 mila euro in su invece i contribuenti dovrebbero essere soggetti a un aliquota massima fissata in base a scaglioni di ricchezza superiori al milione di euro.

Cisl: evasione fiscale
Pene civili e penali più forti per chi evade, maggiori controlli, pagamenti tracciati e più utilizzo delle carte di credito. La proposta prevede inoltre misure di contrasto di interesse che permettano al compratore di detrarre la relativa spesa, facendo emergere l’occulto.

Cisl: coperture
In base ai calcoli effettuati dal sindacato, l’applicazione di queste misure dovrebbe costare allo stato 39 miliardi l’anno da reperire attraverso i fondi destinati al bonus di 80 euro, la patrimoniale, la lotta all’evasione fiscale, la rimodulazione delle agevolazioni fiscali e degli assegni.

Secondo voi la proposta della Cisl è attuabile o no?