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Fed: a quando il rialzo dei tassi negli Stati Uniti?

martedì 30 agosto 2016, di Flavia Provenzani

Quando la Fed rialzerà i tassi di interesse? È questa la domanda che tormenta i mercati e i trader di tutto il mondo. La banca centrale degli Stati Uniti continua a lanciare messaggi confusi e discordanti e l’attesa per l’aumento dei tassi non fa che crescere.

La tempistica, come sempre nei mercati finanziari, è essenziale: cercare di anticipare il rialzo dei tassi della Fed significa posizionarsi strategicamente sul mercato. Tuttavia, di nuovo come sempre, non è dato sapere con esattezza quando la Yellen darà il via al rialzo del tassi e se questo davvero avverrà entro la fine del 2016.

Con i commenti da parte dei membri della Fed e degli analisti che si moltiplicano ed è necessario fare chiarezza.

Analizziamo il caso di un aumento dei tassi alla riunione di settembre, alla riunione di novembre, a dicembre o nel corso del 2017 e rispondiamo: a quando il rialzo dei tassi della Fed?

A quando il rialzo dei tassi nel 2016?

Le possibilità, se la Fed vorrà aumentare i tassi entro la fine del 2016, ad oggi sono tre:

  • riunione FOMC del 20-21 settembre;
  • riunione FOMC dell’1-2 novembre;
  • riunione FOMC del 13-14 novembre.

Da sottolineare che a seguito della riunione di novembre non è prevista la consueta conferenza stampa del presidente Janet Yellen e che l’evento clou per gli USA, le elezioni presidenziali, avranno luogo l’8 novembre.

Analizziamo l’opinione del mercato circa la possibilità di un rialzo dei tassi nel 2016 a settembre, novembre o dicembre o se la Yellen finirà per deludere il mercato decidendo di agire nel corso del 2017.

Fed: rialzo dei tassi a settembre?

Il mercato è diffidente guardando ad un rialzo dei tassi a settembre ma alcuni personaggi di spicco e banche di investimento puntano controcorrente in un’azione il prossimo mese, alla riunione del 20-21 settembre 2016.

Molti membri della Fed hanno anticipato, nelle ultime due settimane, la possibilità di un aumento dei tassi di interesse nel mese di settembre.
L’ultimo, solo in ordine di tempo, è il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard.
Bullard, membro votante quest’anno presso la commissione decisionale di politica monetaria della banca centrale degli Stati Uniti (FOMC), ha infatti dichiarato che settembre potrebbe essere un buon momento per aumentare i tassi di interesse.

Il governato auspica con un singolo rialzo dei tassi di circa 25 punti base e poi una lunga attesa di due anni e mezzo. Il tasso di interesse attuale, rialzato a dicembre scorso, si trova in un range tra lo 0.25% e lo 0.50%.

In questo scenario troviamo anche la contrarian Barclays, o almeno uno dei suoi economisti - Robert Martin. Questi è convinto di un rialzo dei tassi a settembre e che sarà possibile trarre un profitto interessante dalla decisione, dato che il mercato prezza una possibilità bassissima per un aumento il mese prossimo (meno del 20%).

Martin ha le idee chiare; la Fed ha dichiarato di aspettarsi almeno un altro rialzo dei tassi nel 2016, e la chiave - secondo l’economista - sarebbe tutta in questo "almeno".

Barclays crede che la Yellen sia sempre più preoccupata per la credibilità della sua Fed. Se la banca centrale aspetterà fino a dicembre rischia di incappare in un qualche evento negativo che ne rimandi l’attuazione.
E a quel punto la Fed non avrebbe più riunioni rimaste nel 2016 per tenere fede a quanto detto ai mercati.

Fed: rialzo dei tassi a novembre?

Risultata davvero molto difficile immaginare che la Fed rialzi i tassi di interesse alla riunione in programma l’1 e il 2 novembre.

Per prima cosa, a seguito della riunione non è in programma una conferenza stampa del presidente Yellen a commento delle decisioni di politica monetaria. Sarebbe alquanto sconveniente rialzare i tassi a novembre senza alcun commento da parte della Commissione.

In secondo luogo, ancor più importante, la decisione di novembre si verificherà esattamente sei giorni prima dalle Elezioni presidenziali USA, in programma negli Stati Uniti l’8 novembre.

Con uno scenario così incerto la Fed ha tutti i motivi per attendere e non utilizzare il mese di novembre come contesto in cui introdurre una qualsiasi novità di politica monetaria.

Fed: rialzo dei tassi a dicembre?

Se la Fed vorrà rimanere fedele a se stessa e rialzare i tassi entro la fine del 2016 la riunione di dicembre sembra il momento più opportuno, almeno sulla carta. Rimane l’incognita dei risultati delle elezioni presidenziali e dell’andamento dell’economia statunitense nell’ultimo trimestre dell’anno.

La maggior parte degli analisti e dei trader punta su un’azione a dicembre ma niente è mai certo e delle condizioni sfavorevoli (interne od esterne) potrebbero spingere la Fed a rimandare ancora, come già successo per tutto il corso di quest’anno.

Ma dicembre rimane la chance più comoda per la Yellen per tentare di salvare la credibilità di una banca centrale che aveva inaugurato il 2016 anticipando ben quattro rialzi dei tassi entro la fine dell’anno.

Rialzo dei tassi nel 2017

La Fed ha avuto a che fare con il rallentamento dell’economia mondiale, un’altissima volatilità sui mercati finanziari - dal crollo del mercato cinese al referendum Brexit, accompagnati da una serie di dati macroeconomici statunitensi al di sotto delle attese.

E con sole tre riunioni a disposizione per la Fed prima della fine dell’anno, i mercati sono arrivati a chiedersi se è davvero possibile che la Yellen decida di mantenere la parola e agire entro fine 2016.

I trader, che negli ultimi anni sono stati costantemente impegnati nel predire il percorso dei tassi statunitensi più che la stessa Fed, ad oggi prezzano più un taglio che un rialzo dei tassi nei prossimi mesi.
Il mercato non prezza una probabilità maggiore del 50% per un rialzo dei tassi se non all’inizio del 2018.

A quando il rialzo dei tassi Fed?

Quando pensi che la Yellen cederà al rialzo dei tassi? Facci sapere qual è la tua opinione nella sezione commenti in fondo alla pagina.

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