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Euro: perché l’effetto Obama non durerà a lungo?
mercoledì 7 novembre 2012, di
L’effetto Euro-positivo della vittoria di Obama non è destinato a durare a lungo, spiegano gli analisti, perché sulla bilancia, gli elementi negativi sembrano pesare più di quelli positivi.
Il Presidente Barack Obama è stato rieletto per il suo secondo mandato, vincendo la campagna elettorale contro il candidato repubblicano Mitt Romney e aggiudicandosi 303 voti dei grandi elettori (come previsto). L’effetto Obama ha fatto schizzare il cambio Euro/Dollaro al rialzo, ma ci sono diversi elementi che permettono di prevedere una nuova inversione.
Obama è Dollaro-negativo
Durante la notte, più si prendeva consapevolezza della vittoria di Obama, più il Dollaro è stato oggetto di burrascose vendite sui mercati valutari, come ampiamente predetto dagli analisti. La ri-elezione di Obama implicherà il mantenimento del massivo stimolo monetario (QE3) e la tendenza alla sfiducia verso le possibilità di risoluzione del fiscal cliff: una combinazione cosiddetta dollaro-negativa.
L’effetto Obama
L’Euro (EUR), il Dollaro Australiano (AUD) e il Dollaro Canadese (CAD) stanno tendendo al rialzo assieme alla borsa Asiatica e quella Europea. Secondo alcuni, il Dollaro continuerà ad essere venduto, spingendo a rialzo le altre valute, ma altri rimangono fermi sulla posizione che questo sell-off non possa durare a lungo perché c’è sempre quell’elemento, il fiscal cliff, che incombe alla fine del 2012.
L’Euro è salito oltre l’1.2876, il cambio USD/CAD è sceso a 0.9868, mentre l’AUD ha raggiunto l’1.0479.
Se avesse vinto Romney
Se avesse vinto Romney i mercati sarebbero stati sicuramente più Dollaro-Positivi, visto che il candidato Repubblicano non approva le misure introdotte dalla Federal Reserve e, con ampio anticipo, ha annunciato che in caso di elezione avrebbe sostituito Ben Bernanke al comando della Fed.
Rally dell’Euro: perché non durerà
– Rimangono fortissime le preoccupazioni riguardo al futuro della Grecia e alla sua permanenza nella zona Euro, oggi si vota per l’austerity: un voto decisivo per ricevere un’altra tranche di aiuti. Tra le proposte al voto in parlamento oggi c’è, ad esempio, quella di eliminare tredicesime e quattordicesime per i pensionati. Tali provvedimenti dovranno essere approvati entro il 12 novembre, pena la fine degli aiuti.
– La reazione istintiva dei mercati alla vittoria di Obama, dunque, non potrà essere sufficiente a controbilanciare i problemi che, invece, non smettono di soffocare la zona Euro. Una volta che la vittoria di Obama sarà poco più lontana, la crisi dell’euro tornerà sotto i riflettori e, di nuovo, vedremo l’Euro sotto pressione.
– Finite le elezioni, la problematica realtà della zona Euro tornerà sulla scena e, molto probabilmente, l’Euro tornerà a scendere. Inoltre, qualche tentativo di vendita sull’Euro potrebbe essere oggi mitigato dalle attese che riguardano l’intervento della Banca Centrale Europea sui propri tassi di interesse (atteso domani il meeting BCE di Francoforte).
New York: dopo Sandy, Nor’Easter
La liquidità potrebbe prosciugarsi già nella giornata di oggi, visto che sull’area metropolitana di New York è atteso l’arrivo di un altro fenomeno meteorologico, la tempesta di Nor’Easter. Generalmente il meteo non influenza i mercati, ma New York si sta ancora riprendendo dai devastanti effetti dell’uragano Sandy, così è naturale la preoccupazione che questa tempesta possa generare ulteriori disagi, influenzando anche i mercati.